Niente trasferte per due mesi e multe salate per condotte violente. A novembre in Svizzera i tifosi tentarono di dar fuoco a una bandiera albanese
La Uefa ha sanzionato formalmente la federazione calcistica della Serbia per gli atti di razzismo compiuti dai tifosi in due partite di Nations League, tra cui un incidente in Svizzera in cui i tifosi hanno cercato di bruciare una bandiera albanese.
Durante la partita Svizzera-Serbia del mese scorso, i tifosi ospiti sono stati filmati mentre tentavano di dare fuoco a una bandiera albanese. La squadra di casa schiera abitualmente calciatori con legami familiari sia con l'Albania che con il Kosovo, come il capitano Granit Xhaka. Il Kosovo ha dichiarato l'indipendenza dalla Serbia nel 2008, ma Belgrado non lo riconosce come Stato indipendente.
La Uefa ha dichiarato che la sua commissione disciplinare ha accusato la federazione serba di "comportamento razzista e/o discriminatorio" per l'incidente in Svizzera e per un altro in occasione della partita in casa contro la Danimarca tre giorni dopo, oltre ad altri incidenti come l'esposizione di uno "striscione illecito" da parte dei tifosi.
Nell'elenco dei comportamenti inaccettabili figurano anche l'uso di fuochi d'artificio, il lancio di oggetti, "atti di danneggiamento dello stadio e/o delle sue installazioni" e il calcio d'inizio ritardato.
Alla federazione serba sono state vietate le prossime due trasferte in competizioni Uefa e dovrà chiudere parti dello stadio in occasione di ulteriori due partite in casa.
Le prime sanzioni saranno applicate a marzo, quando la Serbia affronterà l'Austria in uno spareggio per la promozione in Nations League.
La Uefa ha anche imposto multe per un totale di 173mila euro, di cui 90mila riguardano specificamente gli atti di "comportamento razzista e discriminatorio" dei suoi sostenitori.
La Uefa e la Fifa hanno già accusato la federazione calcistica serba di ripetuti comportamenti scorretti da parte dei tifosi, anche in occasione di Euro 2024 in Germania e della Coppa del Mondo 2022 in Qatar.
Il comitato esecutivo dell'organismo calcistico europeo dovrebbe comunque confermare la Serbia e l'Albania come nazioni ospitanti degli Europei Under 21 del 2027.