Sogno georgiano sceglie l'ex del Manchester City Mikheil Kavelashvili come candidato alle presidenziali, mentre proseguono le proteste di cittadini e opposizione per le contestate elezioni parlamentari del 26 ottobre
Il partito al governo in Georgia ha scelto l'esponente di estrema destra ed ex calciatore del Manchester City Mikheil Kavelashvili come candidato alla carica di nuovo presidente del Paese.
L'annuncio arriva dopo la controversa vittoria del partito filorusso Sogno georgiano alle elezioni parlamentari dello scorso 26 ottobre, cui hanno fatto seguito forti proteste che hanno portato al boicottaggio del parlamento da parte dei partiti di opposizione e la decisione della presidente Salome Zourabichvili di non ratificare il voto.
Il partito populista Sogno georgiano ha nominato Kavelashvili, 53 anni, ex giocatore della nazionale e della Premier League, per la più alta carica dello Stato.
La sua vittoria al voto del 14 dicembre è quasi certa, dal momento che Sogno georgiano può contare su una larga maggioranza al Parlamento, dopo essersi assicurato quasi il 54 per cento dei voti alle recenti elezioni.
Dal calcio alla politica col partito filorusso Sogno georgiano
Prima della carriera politica, Kavelashvili è stato un calciatore professionista, giocando anche nel Manchester City. In Inghilterra è rimasto dal 1995 al 1997 collezionando 28 presenze e segnando tre gol. Quanto a trofei, ha vinto un campionato russo, un campionato svizzero e cinque campionati georgiani.
Appesi gli scarpini al chiodo, nel 2016 è arrivata la prima elezione al parlamento georgiano. Nel 2022 ha co-fondato il movimento politico Potere al popolo, un gruppo scissionista del partito al governo che si è distinto per la sua forte retorica anti-occidentale.
La sua candidatura arriva mentre il Paese è ancora nel caos, sulla scia delle contestate elezioni parlamentari del 26 ottobre che hanno portato Sogno georgiano ad assicurarsi la maggioranza in parlamento. Le elezioni sono state considerate dagli analisti come un vero e proprio referendum sul tentativo del Paese di aderire all'Unione Europea.
L'opposizione georgiana ha affermato che il voto è stato truccato a causa dell'influenza della Russia, la quale intende mantenere Tbilisi sotto la propria ala. I deputati della minoranza e la Presidente Zourabichvili si sono rifiutati di partecipare alla sessione inaugurale del nuovo parlamento lunedì.
Zourabichvili ha dichiarato la nuova legislatura “incostituzionale” e sta cercando di annullare i risultati delle elezioni, una richiesta sostenuta da migliaia di manifestanti.
Gli osservatori europei hanno dichiarato che le elezioni parlamentari di ottobre si sono svolte in un'atmosfera “divisiva”, caratterizzata da casi di corruzione, doppio voto e violenza fisica. I leader di Sogno georgiano hanno respinto le accuse di brogli elettorali.
Segnali di allarme che allontanano la Georgia dall'Ue
Anche se il ruolo del presidente è principalmente di rappresentanza, è presumibile che l'Occidente vedrà la nomina di Kavelashvili come un altro segno dell'avvicinamento di Tbilisi a Mosca.
I critici hanno accusato Sogno georgiano - fondato da Bidzina Ivanishvili, un miliardario che ha fatto fortuna in Russia - di essere diventato sempre più autoritario e riverente nei confronti della Russia.
Il partito ha recentemente approvato una legislazione simile a quella adottata dal Cremlino per reprimere la libertà di parola, i diritti Lgbtq+ e i cosiddetti “agenti stranieri”.
A giugno, Bruxelles ha congelato a tempo indeterminato la domanda di adesione della Georgia all'Ue dopo che il parlamento del Paese ha approvato una legge che impone alle organizzazioni che ricevono più del venti per cento dei loro finanziamenti dall'estero di registrarsi come entità “che perseguono gli interessi di una potenza straniera”. Il candidato presidente Kavelashvili era uno dei relatori della legge.
Mercoledì, Ivanishvili ha presentato la candidatura di Kavelashvili al parlamento, elogiando il suo “significativo contributo alla protezione degli interessi nazionali della Georgia e al rafforzamento della sovranità del Paese”.
Kavelashvili ha detto che “la nostra società è divisa” e ha affermato che “la radicalizzazione e la polarizzazione” in Georgia sono state alimentate dall'estero.
Ha accusato la presidente Zourabichvili di aver violato la Costituzione e ha promesso che “riporterà la presidenza nel suo quadro costituzionale”.