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Granata israeliana cade su base Unifil in Libano, Tajani chiama Saar: "inaccettabile"

Un peace-keeper francese delle Nazioni unite in Libano
Un peace-keeper francese delle Nazioni unite in Libano Diritti d'autore  MATT DUNHAM/AP
Diritti d'autore MATT DUNHAM/AP
Di euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Una granata israeliana è caduta sulla palestra della base Unifil di Shama, in Libano. L'ordigno non è esploso e le ricostruzioni preliminari farebbero pensare a un errore. il ministro degli esteri Tajani ha chiamato il suo omologo israeliano definendo i recenti attacchi inaccettabili

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"Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Monaco.

Il proiettile che ha colpito la base è una granata calibro 155 - a quanto si apprende - ma non è esplosa. In caso di deflagrazione avrebbe potuto fare danni importanti vista la sua letalità. Gli artificieri lavorano alla messa in sicurezza dell'ordigno, mentre l'ipotesi sulla dinamica converge per ora sull'errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord, ma per ragioni da accertare è caduta prima colpendo la base italiana.

Tajani telefona al ministro degli esteri Gideon Saar

Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione Onu in Libano e l'inaccettabilità dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture. Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto.

"Sul Libano, ho anche espresso a Saar il vivo auspicio per il raggiungimento di un cessate il fuoco, sottolineando il ruolo che può svolgere la missione Unifl per dare piena attuazione della risoluzione 1701", ha indicato il titolare della Farnesina nella telefonata con il ministro degli Esteri israeliano da poco insediato.

Il colloquio si è quindi incentrato sulla situazione di sicurezza in Medio Oriente. Tajani ha ribadito "il convinto sostegno italiano verso Israele e la sua popolazione a seguito del barbaro attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e dei continui lanci di razzi da parte di Hezbollah".

I due ministri hanno quindi discusso dei rischi di una ulteriore escalation di violenza nella regione, in particolare nel caso di un aggravarsi del confronto tra Israele ed Iran. Sulle prospettive di pace, Tajani ha auspicato che possa essere raggiunta una intesa per la cessazione delle violenze nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi, alla luce della scomparsa del leader di Hamas Sinwar.

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