Il tifone Yagi, insieme alle piogge monsoniche stagionali, hanno colpito tutta la parte settentrionale della Thailandia creando danni alle persone e anche agli animali
Non ce l'hanno fatta Faa Sai e Ploy Thong, gli elefanti ospiti del Parco Naturale degli elefanti a Chiang Mai, in Thailandia, morti a causa delle inondazioni che da giovedì della scorsa settimana hanno colpito l'omonima regione turistica.
Da settimane il Paese, soprattutto il nord, è flagellato da gravi inondazioni e smottamenti che hanno causato almeno 10 morti dopo il passaggio del tifone Yagi, diventato una depressione tropicale anche se con forti piogge. Le piogge monsoniche in Thailandia e in altri Paesi della regione si verificano principalmente tra i mesi di maggio e ottobre.
In un messaggio su Facebook, Save Elephants Foundation ha spiegato che gli elefanti sono stati spazzati via dall'innalzamento del fiume e i loro corpi sono stati ritrovati a un chilometro dal centro, che ospita più di 100 elefanti, la maggior parte dei quali salvati e con problemi fisici. Ploy Thong, che era impiegato nell'abbattimento degli alberi e successivamente in uno spettacolo per i turisti, era stato salvato nel 2018 ed era cieco, mentre Faa Sai è stata accolta nel santuario nel 2007 dopo aver subito abusi.
Il parco viene descritto come "il primo santuario etico degli elefanti in Asia" e un centro di salvataggio e riabilitazione per i pachidermi salvati dalle strade, dove vengono utilizzati per l'accattonaggio, o dagli spettacoli circensi, dove spesso soffrono problemi fisici e lesioni psicologiche.