Secondo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel alcuni dei Paesi con potere di veto "non sono all'altezza delle loro responsabilità". D'accordo il presidente francese Emmanuel Macron, che propone di rendere altri Paesi membri permanenti
Durante la 79esima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha chiesto una riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu, avvertendo che se non si puniscono i crimini contro l'umanità si rischia di normalizzarli.
“Un seggio permanente in questo Consiglio di sicurezza non è un privilegio. È una responsabilità, una grave responsabilità conferita a sole cinque Nazioni per essere i guardiani della pace mondiale. Oggi alcuni di questi membri non sono all'altezza della loro responsabilità. Il Consiglio di sicurezza deve essere riformato per renderlo più inclusivo, più legittimo e più efficace”, ha detto Michel rivolgendosi allo stesso Consiglio.
Macron: "Rendere le Nazioni Unite più efficaci e rappresentative"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha condiviso una posizione simile davanti all'Assemblea generale. "Finché avremo un Consiglio di Sicurezza bloccato, direi reciprocamente, dagli interessi di alcuni e di altri, sarà difficile fare progressi. Dobbiamo rendere queste Nazioni Unite semplicemente più efficaci, forse innanzitutto rendendole più rappresentative", ha detto Macron, con le idee già chiare su come fare.
"La Francia, lo ribadisco in questa sede, è favorevole a un ampliamento del Consiglio di sicurezza. Germania, Giappone, India e Brasile dovrebbero essere membri permanenti, insieme a due Paesi africani scelti per rappresentare il continente”.
Parlando della guerra nella Striscia di Gaza, Macron ha chiesto un cessate il fuoco immediato e si è espresso a favore di una soluzione a due Stati. Ha aggiunto che tutte le parti devono rispettare i loro obblighi lungo la Linea Blu, la linea demarcazione delineata dalle Nazioni Unite al confine tra Israele e Libano, e che una guerra non deve e non può scoppiare in Libano.
"Gli sforzi diplomatici si sono intensificati per raggiungere un cessate il fuoco e noi supportiamo pienamente questi sforzi. Un'escalation militare non è nell'interesse di nessuno", ha ribadito anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, implorando il Consiglio di sicurezza di aiutare le parti "a spegnere questo incendio".
"L'inferno si sta scatenando in Libano. Il paese è sull'orlo del baratro. Lunedì è stato il giorno più sanguinoso in Libano in una generazione", ha aggiunto.