Il 24 settembre 2023 a Banjska, nel nord del Kosovo, un gruppo di estremisti serbi ingaggiò uno scontro a fuoco con la polizia e un agente e tre aggressori rimasero uccisi. Le accuse sono di "terrorismo, crimini contro l'ordine costituzionale e la sicurezza, e riciclaggio di denaro"
La procura speciale del Kosovo ha annunciato mercoledì l'incriminazione di 45 persone per l'attacco terroristico del 24 settembre 2023 a Banjska, nel nord del Paese. Un gruppo armato di decine di estremisti serbi attaccò una pattuglia della polizia kosovara e si barricò in un monastero: nello scontro a fuoco, durato ore, rimasero uccisi un agente e tre degli aggressori.
Naim Abazi, il procuratore incaricato dell'inchiesta, ha dichiarato che gli incriminati sono principalmente accusati di terrorismo, minaccia all'ordine costituzionale del Kosovo e riciclaggio di denaro. Fra gli imputati c'è anche Milan Radojičić, ritenuto a capo del commando: l'uomo, arrestato in Serbia poche settimane dopo l'attacco, ha avuto un ruolo importante nel coordinamento e nell'azione del gruppo criminale.
Attacco armato a Banjska: le prove comprendono "1.266 armi e altre attrezzature"
In una conferenza stampa mercoledì a Pristina il procuratore capo Blerim Isufaj e il pubblico ministero Abazi hanno affermato che durante la preparazione dell'accusa sono state condotte "66 interviste con testimoni e imputati" e che le prove comprendono "1.266 armi e altre attrezzature". Sono stati inoltre sequestrati veicoli blindati e denaro ottenuto in maniera fraudolenta.
Per le indagini la procura kosovara si è avvalsa anche della collaborazione legale di diversi Paesi, tra cui Stati membri dell'Ue e gli Stati Uniti.
La responsabilità della Serbia
Gli alti funzionari kosovari hanno ribadito che dietro l'attacco c'è Belgrado. La ministra della Giustizia Albulena Haxhiu ha dichiarato che "l'intenzione della Serbia è nota".
"Il gruppo è stato addestrato e finanziato dalla Serbia. Il 24 settembre sarà un anno dall'attacco ed è importante che i nostri partner facciano pressione sulla Serbia affinché consegni queste persone", ha detto Haxhiu.
Il primo ministro serbo Aleksandar Vučić dovrebbe rispondere alle affermazioni secondo cui il suo governo avrebbe architettato la violenza in una conferenza stampa che si terrà venerdì.