Gli esperti considerano il recente terremoto come un avvertimento, data la densità di popolazione della capitale portoghese e la mancanza di protezione sismica negli edifici della città
Lunedì, 26 agosto, Lisbona si è svegliata in fibrillazione a causa di un terremoto di magnitudo 5.3. Non sono stati segnalati né feriti né danni materiali, ma tutto avrebbe potuto essere diverso se il sisma fosse stato più intenso.
“L'energia che è stata rilasciata con questo evento è molto piccola rispetto a quella di un evento sismico più grande che potrebbe colpire Lisbona” dice il sismologo dell'IPMA (Istituto portoghese per il mare e l'atmosfera), Jorge Cruz.
Il decimo sisma più intenso dal XVI° secolo
Il terremoto con epicentro a circa 60 chilometri da Sines è stato il decimo più intenso dal XVI° secolo e sarà oggetto di studio da parte dei geologi, anche per comprendere eventi sismici futuri.
“Studieremo l'origine del terremoto, il meccanismo che ha motivato il sisma, come il sisma è stato avvertito in tutto il continente - spiega Cruz - tutto questo sarà oggetto di diversi studi”.
Un test di reattività
Il governo portoghese ha guardato al terremoto del 26 agosto come a un test sulla reattività delle autorità di gestione delle emergenze, ma gli esperti lo considerano un avvertimento, data la densità di popolazione della capitale portoghese e la mancanza di protezione sismica negli edifici della città.
Secondo Cruz, "è necessario prestare attenzione al fatto che gli edifici devono essere migliorati. È importante fare presto qualcosa e quindi questo terremoto serve da avvertimento”.
I terremoti non si possono prevedere, ma c'è una certezza: la terra tornerà a tremare e il Paese deve essere pronto a mitigare una possibile catastrofe.