I vigili del fuoco continuano a combattere le fiamme in Croazia e in Albania. I Balcani stretti nella morsa di un'imponente ondata di calore
La terra brucia in Albania e Croazia mentre il caldo torrido stringe i Balcani in una morsa. Domenica i vigili del fuoco albanesi hanno combattuto le fiamme nei villaggi vicino alla capitale Tirana. Le autorità hanno dichiarato che la lotta contro nuovi focolai continua in otto località del Paese.
Centinaia di vigili del fuoco e personale militare sono stati supportati da un elicottero per circoscrivere gli incendi a Librazhd e Gramsh nella regione centro-orientale del Paese, nella campagna di Tirana, a sud e sud-ovest a Hamara e Konispol e nel nord di Bulqiza. Centinaia di ettari di foreste sono andati in fiamme.
Arrestati cinque presunti piromani
La polizia ha arrestato almeno cinque persone, accusate di aver appiccato il fuoco, e ha invitato i cacciatori a fare attenzione mentre il Paese combatte contro un'imponente ondata di calore. Le alte temperature, i venti e settimane di siccità hanno accelerato la diffusione dei roghi in Albania e in altri Paesi balcanici, costringendo i residenti ad evacuare.
Croazia, migliaia di ettari di pineta in cenere
In Croazia, i vigili del fuoco stanno combattendo contro enormi incendi che hanno già ridotto in cenere migliaia di ettari di pineta, macchia mediterranea e vegetazione. Le squadre impiegate per domare le fiamme continuano a monitorare i focolai di Tučepi, vicino a Makarska, e di Vrsine, vicino a Trogir, che sono divampati cinque giorni fa e hanno bruciato finora un totale di 1250 ettari di macchia mediterranea, vegetazione bassa e pineta.
Un incendio a Tučepi è stato causato dalla negligenza di un apicoltore locale che non ha spento completamente le braci di un affumicatore, mentre un rogo a Vrsine è stato causato dall'autocombustione di rifiuti.