Nel Golfo di Oman è partita l'esercitazione navale congiunta di Russia, Cina e Iran, denominata "Marine Security Belt 2024". Con più di venti navi presenti, l'obiettivo è garantire la sicurezza del commercio marittimo internazionale
È iniziata l'esercitazione navale congiunta di Cina, Iran e Russia nel Golfo di Oman. Le navi di Mosca e di Pechino hanno raggiunto le acqua territoriali iraniane per prendere parte all'addestramento annuale.
Un filmato trasmesso dalla televisione di Stato cinese e un video diffuso dalla marina russa hanno mostrato l'esercitazione in corso, nota come "Marine Security Belt 2024 - Cintura di sicurezza marina".
Più di venti navi coinvolte nell'esercitazione congiunta
Il ministero della Difesa di Pechino afferma che la Cina ha inviato il cacciatorpediniere Urumqi, la fregata Linyi e la nave da rifornimento Dongpinghu. Le forze russe sono guidate dal Varyag, un incrociatore missilistico di classe Slava. Presente anche la fregata russa Marshal Shaposhnikov
Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo all'esercitazione partecipano più di venti navi, tra imbarcazioni di supporto e da combattimento dei tre Paesi, oltre a diversi elicotteri navali.
Le navi da guerra spareranno a bersagli di superficie e a bersagli aerei. Inoltre, simuleranno la liberazione di una nave catturata dai pirati. L'obiettivo principale è garantire la sicurezza del commercio marittimo internazionale.
Un'area di 17mila metri quadrati per la Marine Security Belt 2024
Il portavoce dell'esercitazione, l'ammiraglio Mostafa Tajaddini, ha dichiarato che l'esercitazione si svolgerà in un'area di 17mila chilometri quadrati, secondo quanto riferito dalla televisione di Stato iraniana.
Tajaddini ha aggiunto che l'esercitazione congiunta, la quarta dal 2019, ha anche lo scopo di migliorare il commercio, affrontare "la pirateria e il terrorismo, sostenere le attività umanitarie e lo scambio di informazioni nel campo del salvataggio", tra gli altri obiettivi.
Una precedente esercitazione delle tre potenze globali si era tenuta nel marzo 2023. Teheran ha intensificato la cooperazione militare con Pechino e Mosca in risposta alle tensioni con gli Stati Uniti. I rapporti dell'Iran con gli Usa si sono deteriorati ulteriormente anche a causa della fornitura da parte di Teheran di droni militari alla Russia, ora utilizzati nella guerra di Mosca contro l'Ucraina.
Il Golfo di Oman: uno snodo strategico per il commercio del petrolio
Azerbaigian, Kazakistan, Oman, Pakistan e Sudafrica partecipano in veste di osservatori.
Dal 2019 il Golfo di Oman è stato teatro di una serie di attacchi che gli Usa hanno attribuito all'Iran. Teheran ha anche sequestrato diverse petroliere in transito nell'area dopo l'aggravarsi della crisi tra l'Iran e gli Usa per il contrabbando di greggio iraniano, sottoposto a sanzioni. Un quinto del petrolio mondiale passa per lo Stretto di Hormuz, la sottile bocca del Golfo Persico.