La missione lunare condotta a febbraio con successo da Intuitive Machines è stata in parte sovvenzionata dalla Nasa. Ed è solo l'inizio
Il recente atterraggio sulla Luna di Intuitive Machines, di breve durata ma avvenuto con successo, è stato il primo di una serie di tentativi che varie aziende private negli Stati Uniti faranno da qui alla fine del decennio.
La missione si è interrotta dopo cinque giorni a causa della perdita di energia del lander lunare Odysseus.
"Questa missione fa da apripista", ha dichiarato Joel Kearns, vice amministratore associato per l'esplorazione presso il Science mission directorate della Nasa, in una conferenza stampa a pochi giorni dall'inizio della missione.
La missione Intuitive Machines ha ricevuto parte dei finanziamenti da un programma Nasa relativamente nuovo e poco conosciuto, chiamato Commercial lunar payload services (Clps). Il suo scopo è quello di affidare per la prima volta a società private la responsabilità e i dettagli tecnici di un atterraggio sulla Luna.
Secondo gli addetti ai lavori, questa nuova iniziativa dell'Agenzia spaziale statunitense sta dando il via a una serie di lanci sulla Luna che rinsalderanno la presenza degli Stati Uniti nello Spazio per il prossimo decennio, mentre il Paese si prepara a un altro sbarco dell'uomo.
Nicholas Peter, presidente dell'Università spaziale internazionale (Isu), definisce questo programma della Nasa l'inizio della "nuova corsa alla Luna" degli Stati Uniti, che cercano di competere con i recenti atterraggi di successo di India, Giappone e Cina.
"Il Clps offre maggiori opportunità di andare sulla Luna per sviluppare missioni scientifiche, ora che non sono limitate agli enti governativi", ha dichiarato Peter a Euronews Next.
La nuova missione della Nasa
Il 3 maggio 2018 la Nasa ha rilasciato un nuovo e audace comunicato: l'esplorazione della superficie lunare sarebbe continuata in futuro, ma in modo diverso.
Nello stesso giorno, ha anche annunciato l'investimento di 2,6 miliardi di dollari (2,4 miliardi di euro) fino al 2028 in contratti a tempo indeterminato, offerti da un numero selezionato di aziende private, per "accelerare" il ritorno statunitense sulla Luna.
"Attingeremo agli interessi e alle capacità dell'industria statunitense e dei partner internazionali mentre l'innovazione americana porterà gli astronauti di nuovo sulla Luna e verso destinazioni più lontane nel sistema solare, incluso Marte", ha dichiarato l'amministratore della Nasa Jim Bridenstine in un comunicato stampa.
In un post su X la Nasa ha invitato gli utenti a porre domande sulla missione di Intuitive Machines.
La missione di febbraio è la più recente di una serie di missioni previste entro il 2026, nonché la seconda del programma Clps ad arrivare al lancio.
A gennaio, Astrobotic Technology, con sede a Pittsburg, aveva lanciato la prima, fallita a causa di una perdita di propellente che ha reso impossibile l'atterraggio. Altre aziende finanziate dalla Nasa, come Draper e Firefly Aerospace, stanno lavorando alle prossime missioni.
Nel corso dell'anno, la Nasa prevede la missione del rover Viper di Astrobotic al Polo sud lunare, il trasporto di strumenti da parte di Firefly Aerospace su una pianura basaltica lunare e un'altra missione di Intuitive Machines che atterrerà sul vortice lunare Reiner Gamma.
La Nasa ha rifiutato un'intervista con Euronews Next.
Non si tratta più di piantare una bandiera
Chris Boger, direttore di Draper per il volo spaziale umano e l'esplorazione, ha detto che prima del nuovo programma Clps della Nasa, era raro trovare un'intera missione spaziale privata sostenuta dal governo.
L'agenzia spaziale affidava alle aziende private il compito di sviluppare una parte del cablaggio del veicolo spaziale. Per Draper, il primo contratto con la Nasa risale al 1959, per sviluppare il sistema di navigazione per il famoso atterraggio dell'Apollo.
Recentemente Boger ha detto che c'è stata una nuova "esplosione" di interesse commerciale per raggiungere la Luna che dà maggiori incentivi alla Nasa per "avviare" missioni e, al contempo, più spazio alle startup.
"Ci sono aziende (finanziate dalla Nasa) precarie e che sono cresciute fino a diventare aziende consolidate in grado di fornire questo servizio", ha detto Boger.
Secondo Peter dell'Università spaziale internazionale, ci sono altri motivi per voler tornare sulla Luna. Uno è rappresentato dalle nuove tecnologie, come l'archiviazione dei dati nello spazio profondo.
Un altro è la nuova frontiera per l'estrazione di risorse. La Luna possiede risorse, come l'acqua e l'idrogeno, che secondo Peter diventeranno sempre più importanti sulla Terra.
"L'esplorazione spaziale non consiste più nel piantare una bandiera", ha detto Peter, facendo riferimento agli obiettivi dello sbarco sulla Luna del 1969.
Una staffetta, non uno sprint verso la Luna
La missione di Draper nel 2025 è diretta al Bacino di Schrodinger, rara zona della Luna che mostra una recente attività vulcanica (Boger non ha voluto specificare l'entità dei finanziamenti Nasa destinati alla missione).
Boger ha dichiarato di essere "estasiato" dai suoi colleghi di Intuitive Machines quando ha sentito la notizia del loro atterraggio morbido.
Boger sostiene che questa moderna corsa allo Spazio non è tanto uno sprint, quanto una staffetta, con un'ampia collaborazione tra tutte le aziende che effettuano i lanci.
"Tutte queste missioni stanno fornendo immensi insegnamenti a coloro che non hanno ancora effettuato il lancio", ha detto Boger.
"È una comunità molto unita, c'è molta trasparenza e condivisione di informazioni che possono essere utilizzate per gli obiettivi della missione".