Il presidente ucraino Zelensky ha approvato la nomina dell'ex comandante delle forze ucraine a ambasciatore nel Regno Unito. Da Londra arriva l'annuncio di nuovi aiuti per Kiev
L'ex comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valerii Zaluzhnyi, è stato designato come ambasciatore nel Regno Unito. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato il via libera a questa decisione giovedì scorso e Kiev ha già inoltrato la richiesta di approvazione. Secondo Zelensky, questa mossa riflette l'interesse di Zaluzhnyi per la diplomazia. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha datto che si tratta di un passaggio logico per il generale.
Una nomina strategica: il ritorno di Zaluzhnyi alla diplomazia
Zaluzhnyi, un generale di grande popolarità, è stato rimosso dalla sua posizione un mese fa, in mezzo a speculazioni riguardanti il suo mancato successo nella controffensiva del 2023 e i presunti contrasti personali con Zelensky. Tuttavia, la sua nomina come ambasciatore nel Regno Unito rappresenta un ritorno in grande stile alla sfera diplomatica, indicando un nuovo capitolo nella sua carriera e nelle relazioni bilaterali tra Ucraina e Regno Unito.
Il ruolo del Regno Unito nell'aiuto militare all'Ucraina
Le autorità di Kiev puntano a consolidare ulteriormente i legami con Londra attraverso questa nomina. Giovedì, Zelensky ha incontrato a Kiev il Segretario alla Difesa britannico Grant Shapps, per discutere di strategie di cooperazione militare. Durante l'incontro, Shapps ha annunciato un pacchetto aggiuntivo di aiuti militari del valore di circa 150 milioni di euro, con un focus predominante sull'acquisto di oltre diecimila droni da combattimento e da ricognizione per le forze armate ucraine. Questo impegno sottolinea l'importanza del Regno Unito, insieme alla Lettonia, come alleato chiave nell'ambito della sicurezza e della difesa per l'Ucraina, contribuendo anche al sostegno della "Coalizione internazionale dei droni".
Un fronte unito per il supporto all'Ucraina: la conferenza di Parigi
La questione degli aiuti all'Ucraina è stata al centro di una videoconferenza tenutasi giovedì a Parigi, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di 28 Paesi, tra cui 21 ministri e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. L'incontro ha dimostrato un "fronte unito" nell'affrontare la crisi ucraina e ha presentato proposte concrete per aumentare il sostegno a Kiev. Il ministro Kuleba ha sottolineato l'importanza di ulteriori risorse per l'artiglieria e i missili a lunga gittata, evidenziando la capacità degli alleati di produrre e acquistare armamenti cruciali per l'Ucraina.