Il tema del packaging è tra i più importanti in relazione agli obiettivi ambientali europei al 2030
Tra riuso e riciclo il passo non è breve. Nella terra di mezzo sta per ora l'Unione europea, che a febbraio avvia il trilogo - il dibattito europeo tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue - per decidere quale delle proposte stilate sugli imballaggi debba diventare normativa.
Il 22 novembre scorso, il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza il regolamento europeo sugli imballaggi (Ppwr,Packaging and Packaging Waste Regulation). Il testo, approvato in plenaria, è stato rivisitato rispetto alla proposta iniziale della Commissione. Con questo voto l'europarlamento ha predisposto la sua posizione negoziale. Il Consiglio Ue l'ha definita il 18 dicembre e ora si deve procedere con il trilogo.
Packaging, quale direzione?
Il tema del packaging è tra i più importanti in relazione agli obiettivi ambientali europei al 2030. Per adesso e negli anni a venire, i rifiuti in plastica sono destinati ad aumentare del 46%. I dati del 2021 dicono che ogni europeo ha generato circa 190 chili di imballaggi, una cifra destinata a crescere di quasi il 20% nel 2030, se niente è destinato a cambiare.
Il provvedimento europeo riguarderà tutti i contenitori e tutto ciò che serve per trasportare e mettere in vendita un prodotto: carta, plastica, vetro, ceramica. In primo piano alcuni traguardi di riduzione degli imballaggi: la prima soglia è quella del 5% entro il 2030, il 10% nel 2035 e il 15% entro il 2040. La differenza tra le proposte in campo è legata alla maggiore enfasi posta sul riuso o sul riciclo.
La posizione dell'Italia
Nella proposta della Commissione Ue si incentiva più il riuso rispetto al riciclo. Il Parlamento ha presentato una serie di emendamenti, che rappresentano le diverse posizioni in materia. Per l'Italia è importante che tutti i materiali da imballaggio possano essere riciclati o riutilizzati, a seconda del Paese dove l’attività di riciclo e riutilizzo è più sviluppata.
In considerazione delle migliori prestazioni nel riciclo, l’Italia va nella direzione espressa in alcuni emendamenti parlamentari nei quali si consente l'esenzione alle regole sul riuso ai settori che arrivano almeno all’85% di riciclo. Per quanto riguarda la plastica, poi, l’Italia, ricicla gli imballaggi già per il 48,6% rispetto all’obiettivo Ue del 50%, fissato per il 2030.
Campioni di riciclo degli imballaggi
Più in generale, “L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi di riciclo degli imballaggi del 70% che l’Ue chiede al 2030: siamo al 71,5%" ha dichiarato il presidente di Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, Ignazio Capuano.
L'ultima parola spetta adesso al trilogo e alle mediazioni sulle diverse posizioni, finalizzate a mettere insieme le diverse istanze ambientali e di economia, soprattutto circolare.