L'uomo, oggi di 45 anni, nel luglio del 2019 aveva appiccato un incendio in uno studio di animazione a Kyoto in cui morirono 36 persone
Condannato a morte Shinji Aoba, l'uomo responsabile nel luglio del 2019 di aver appiccato un incendio in uno studio di animazione a Kyoto in cui morirono 36 persone. Altre 32 sono rimaste ferite durante il rogo.
Il 45enne, ex dipendente dell'azienda, si era dichiarato colpevole nel corso del processo concentrato prevalentemente sulla consapevolezza dell'imputato di assumersi la responsabilità del crimine. Durante il processo, iniziato lo scorso settembre, si sono tenute 22 udienze.
La pena di morte in Giappone
In Giappone la pena di morte viene eseguita tramite impiccagione ed è prevista in caso di plurimo omicidio, sebbene siano stati condannati a morte anche killer che hanno ucciso una persona ma in modo efferato.
La pratica risale alla fine dell'Ottocento: Il Giappone è uno dei pochi Paesi sviluppati ad avere ancora la pena capitale. Per la prima volta in tre anni nel 2023 il Giappone non ha effettuato alcuna esecuzione.