L'annuncio del presidente del Consiglio europeo è arrivato lo scorso sabato. Se eletto come membro del Parlamento Ue Michel dovrà dimettersi dal suo attuale incarico, lasciando aperta la possibilità di vedere il presidente ungherese Viktor Orbán alla presidenza, tra i timori di molti
Ha scatenato un terremoto nell'Unione europea l'annuncio dato da Charles Michel lo scorso sabato, quando ha dichiarato l'intenzione di candidarsi alle prossime elezioni del parlamento europeo.
L'attuale presidente del Consiglio europeo correrà il prossimo giugno per la nomina al parlamento come capolista del suo partito, il Movimento riformista. Se eletto come eurodeputato Michel dovrà dimettersi dal suo attuale incarico a luglio, aprendo la strada alla possibilità di vedere il presidente ungherese Viktor Orbán nelle vesti di presidente del Consiglio dell'Ue.
In teoria, l'ex primo ministro belga dovrebbe rimanere in carica fino alla fine di novembre ma secondo il regolamento Ue in assenza di un presidente permanente l'incarico spetta allo Stato membro che detiene la presidenza semestrale a rotazione. Il 1 luglio prossimo sarà il turno dell'Ungheria.
I timori per una presidenza di Orbán
Una mossa criticata da molti, quella di Michel, 48 anni, accusato a più riprese dai critici di anteporre i suoi interessi personali a quelli delle istituzioni europee. È la prima volta che un presidente in carica del Consiglio si candida alle elezioni parlamentari europee.
I leader europei si potrebbero dunque trovare sotto forte pressione in mancanza di un accordo sul successore di Michel. Il presidente del Consiglio europeo ha un ruolo fondamentale nel formare la nuova Commissione Ue.
Al momento Orbán tiene sotto scacco il parlamento Ue per via del suo ruolo nel congelamento dei fondi europei destinati agli aiuti per l'Ucraina nella guerra contro la Russia ed è per questo oggetto di numerose critiche da parte della comunità internazionale. Anche i solidi rapporti con il presidente della Federazione russa Vladimir Putin preoccupano, in un momento così delicato a livello di equilibri politici internazionali per l'Europa.
I timori per uno scenario con il nazionalista Orbán alla presidenza del Consiglio Ue non sono pochi nonostante Michel sia sembrato fiducioso rispetto alle possibilità di anticipare la designazione del suo successore tra giugno e luglio.
I primi incontri per cercare di raggiungere un accordo tra i leader dell'Ue in merito alla questione sono previsti per il 17, il 27 e il 28 giugno prossimo.