Natale ortodosso: celebrazioni da Mosca a Betlemme

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celebrazioni Natale ortodosso Diritti d'autore Oleg Varov/Russian Orthodox Church Press Service
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Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio celebrate le messe per il Natale ortodosso. Dalla Russia alla Bulgaria, fino alla Cisgiordania, i credenti hanno seguito i riti e le tradizonali usanze del giorno di festa

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I cristiani ortodossi di tutto il mondo hanno celebrato il Natale, che cade nella notte tra il 6 e il 7 gennaio secondo il calendario giuliano. La celebrazione è diversa dalle altre confessioni che seguono il calendario gregoriano.

Celebrazioni anche a Betlemme

A Betlemme, in Cisgiordania, il Patriarca di Gerusalemme Theophilos III ha guidato la messa di mezzanotte per celebrare il Natale greco-ortodosso nella Chiesa della Natività.

In Russia Putin insieme alle famiglie dei militari

A Mosca, il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill ha guidato la Divina liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Nel suo messaggio di Natale, Kirill ha parlato del tema dell'amore sacrificale, sottolineando che Gesù Cristo "ci ha salvato dal percorso di vita sbagliato, dall'orientamento di vita sbagliato". Ha anche invitato a pregare per la Russia, in modo che "nessuna volontà malvagia estranea possa disturbare il flusso pacifico della vita".

Il presidente russo Vladimir Putin si è unito alle famiglie dei militari morti nella guerra in Ucraina durante le funzioni della vigilia di Natale nella sua residenza di Novo-Ogaryovo, nella periferia occidentale di Mosca. Mentre nella capitale ucraina, Kiev, decine di residenti hanno celebrato la festa dell'Epifania alla vigilia del Natale ortodosso tuffandosi nel freddo fiume Dnipro.

Rami dati alle fiamme e tuffi in acque gelate: le tradizioni per il Natale ortodosso

A Belgrado i fedeli serbi hanno celebrato la vigilia di Natale bruciando rami di quercia durante i sermoni tenuti fuori dalle chiese e dai templi. Migliaia di fedeli si sono tuffati nelle acque gelide di fiumi e laghi in tutta la Bulgaria per recuperare i crocifissi lanciati dai sacerdoti durante le cerimonie dell'Epifania. La leggenda narra che chi recupera la croce di legno dal fiume sarà liberato dagli spiriti maligni e sarà in salute per tutto l'anno.

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