Voto in Serbia: gli studenti bloccano Belgrado, l'opposizione sventola bandiere serbe e dell'Ue

Studenti in piazza a Belgrado
Studenti in piazza a Belgrado Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Stefania De Michele
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Dopo il blocco stradale di 24 ore, in Serbia le opposizioni si uniranno nell'ennesima protesta, che inizierà a mezzogiorno di sabato 30 dicembre, in concomitanza con il voto nei seggi riaperti

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Tende e presidi estemporanei: gli studenti in Serbia hanno bloccato una delle principali arterie stradali della capitale Belgrado per denunciare, nell'undicesima protesta consecutiva, presunti brogli alle elezioni parlamentari del 17 dicembre scorso.

I manifestanti chiedono l'annullamento della consultazione e nuove elezioni. Il voto sarà però ripetuto in soli 30 seggi, quelli dove sono state riscontrate le maggiori irregolarità, il 30 dicembre.

Prevista una protesta ai seggi

Dopo il blocco stradale di 24 ore, i manifestanti del movimento Borba si uniranno all'ennesima protesta, che inizierà a mezzogiorno di sabato 30 dicembre, in concomitanza con il voto nei seggi riaperti. 

In seguito alle elezioni generali anticipate del 17 dicembre, l'opposizione ha protestato senza soluzione di continuità contro il risultato del voto, affermando che gli elettori sono stati "intimiditi e corrotti".

I presunti brogli denunciati dall'opposizione serba

Secondo ''La Serbia contro la violenza'' (Spn), l'alleanza delle opposizioni, circa 40mila persone hanno dichiarato una residenza falsa a Belgrado per poter mettere la scheda nell'urna. Non solo a Belgrado, dice la minoranza, ma anche in altre zone del Paese si sarebbe assistito a casi di non residenti che hanno espresso la loro preferenza. Tra le altre irregolarità denunciate, la compravendita di voti , il ricorso a schede precompilate, il trasferimento delle schede elettorali.

Nel tweet dell'agenzia National Independent: "Continuano le proteste dell'opposizione nella capitale serba, Belgrado".

Le bandiere serbe sventolano insieme a quelle dell'Unione europea tra le fila dei manifestanti.

I risultati contestati

Secondo i risultati, il partito progressista serbo (SNS) del presidente Aleksandar Vucic ha conquistato il 47% dei voti, seguito dalla coalizione delle forze di opposizione a poco meno del 24% delle preferenze.

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