Natale nella base Nato in Estonia a 150 chilometri dal confine russo: i soldati vengono addestrati al sistema Himars
150 chilometri a ovest del confine con la Russia, una posizione strategica se la funzione è quella di presenza deterrente. Ma nella base Nato nel Nord dell'Estonia, vicino alla città di Tapa, si è aperta la parentesi natalizia: un periodo di festa, ma non di tutto riposo per i 3.200 tra soldati e personale militare, nell'ambito della missione dell'Alleanza Enhanced Forward presence, inviata qui dopo l'invasione russa della Crimea.
Con l'inizio dell'aggressione russa all'Ucraina, la missione ha rafforzato il presidio con la presenza di altri 80 militari e quattro unità di High Mobility Artillery Rocket System, note come Himars, semoventi lanciarazzi multipli, con una gittata fino a 300 chilometri.
Estonia, nella base Nato l'addestramento sugli Himars
Gli Himars sono inuovi missili più avanzati che Joe Biden ha inviato anche a Kiev: hanno una gittata che è almeno il doppio di quella degli Howitzers che gli Usa hanno fornito finora. In passato sono stati usati anche in Afghanistan e in Siria contro l'Isis. Si tratta di sistemi di lancio multipli di razzi (Mlrs), unità mobili che possono lanciare simultaneamente più missili di precisione a guida Gps.
Gli Himars sono frutto di un programma, della Lockheed Martin, iniziato nel 1996. Il progetto prevedeva di creare un lanciarazzi multiplo d’artiglieria ruotato ad alta proiettabilità, che fosse allo stesso tempo dotato di veloci tempi di ricarica e messa in batteria, inoltre doveva poter essere trasportato dai C-130 Hercules.
Il sistema doveva inoltre possedere spiccate capacità “fire and move”, in modo da poter consentire al mezzo di sottrarsi rapidamente all’eventuale fuoco di controbatteria.
"In tempo di pace il nostro scopo è quello di dissuadere, di mostrare di essere pronti a rispondere - del tipo, se voi mordete, noi mordiamo - dice Marina Lushina, tenente dell'esercito estone - L'Estonia avrà i suoi Himars nel 2025, gli americani ci aiutano a imparare il sistema già adesso".
L'ex base militare sovietica è ora la più grande installazione della Nato in Estonia.
Al termine della Seconda guerra mondiale, i sovietici avevano realizzato nell'area una complessa base, fra le più importanti dei Baltici, per la difesa aerea.
La struttura, dotata di un aeroporto, era distante appena 3 km dal centro cittadino.
Durante gli anni della Guerra Fredda nella base del 656 IAP (656º Reggimento intercettori aviazione) erano di stanza 38 aerei MiG-23.