I medici protestano contro la manovra del governo Meloni. Alta l'adesione allo sciopero del settore sanitario: esami e prestazioni sospesi in tutto il Paese.
Giornata nera per la sanità in Italia. Lo sciopero nazionale di 24 ore di medici, dirigenti sanitari e infermieri, iniziato alla mezzanotte del 5 dicembre, ha raggiunto l'85% delle adesioni. Lo hanno reso noto i sindacati che hanno proclamato la protesta: il sindacato Cimo Fesmed, il maggiore dei sindacati degli ospedalieri Anaao Assomed e il sindacato infermieri Nursing Up.
La massiccia adesione ha portato alla sospensione di circa 1,5 milioni di visite, esami e interventi. Saranno però garantite le prestazioni d'urgenza, come l'attività dei Pronto soccorso e del 118 e gli interventi per il parto. Ma la protesta, avvertono i sindacati, non si esaurirà con la giornata del 5 dicembre. Il prossimo 18 dicembre è in programma un nuovo sciopero deciso dalle altresigle della Intersindacale medica.
Manifestazioni contro la manovra
Sotto attacco è la manovra, che "non tutela medici e cittadini", e lo slogan unico è 'Salviamo il Ssn'. Intanto, il governo Meloni e i partiti di maggioranza lavorano per risolvere il nodo dei previsti tagli alle pensioni della categoria.
"Contiamo di poter depositare gli emendamenti" alla manovra "entro questa settimana", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della riunione con maggioranza e opposizione, raccontando di aver "appena parlato con Giorgetti" e spiegando che il lavoro sulle modifiche, comprese quelle relative ai medici, è ancora "in corso".
Sul tavolo dell'esecutivo la revisione della norma della manovra che prevede una stretta sulle pensioni dei sanitari e di una serie di altrecategorie tra le quali dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Dalla penalizzazione saranno escluse certamente quelle di vecchiaia, ma si starebbe cercando una soluzione anche per quelle di anzianità.
Le ragioni dello sciopero dei medici
In occasione dello sciopero, manifestazioni si svolgeranno in tutta Italia, mentre i leader delle associazioni parteciperanno a un sit in a Roma. Almeno sei le ragioni della protesta: assunzioni di personale, detassazione di una parte della retribuzione, risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro, depenalizzazione dell'atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni e individuazione di un'area contrattuale autonoma per gli infermieri.