Secondo un think tank statunitense, il Cremlino è preoccupato per l'impatto del conflitto sull'opinione pubblica.
Il sondaggio indipendente Chronicle ha rivelato che il numero di russi che sostengono pienamente l'invasione è quasi dimezzato dal febbraio 2023. I russi favorevoli alla pace superano di gran lunga i favorevoli alla guerra, e un numero sempre maggiore di russi vorrebbero la fine della guerra.
Commentando i risultati, l'Institute for the Study of War (ISW) ha dichiarato che il Cremlino è "probabilmente preoccupato" di come il cambiamento di atteggiamento della popolazione russa nei confronti della guerra potrebbe influenzare le elezioni presidenziali russe del 2024. Il think tank ha affermato che Vladimir Putin baserà tutta la sua campagna di rielezione sulla "presunta stabilità interna della Russia e sulle critiche all'Occidente, invece di concentrarsi sulla guerra".
Condurre sondaggi in Stati autoritari come la Russia è notoriamente difficile. Il Cremlino penalizza ogni critica alla guerra e spende milioni per la propaganda a favore del conflitto, il che significa che i sondaggi potrebbero non riflettere la realtà della situazione.
Chronicles, fondato dal politico russo di opposizione Aleksei Miniailo, sostiene che i suoi sondaggi offrono comunque un'accurata fotografia dell'opinione pubblica. Il gruppo di ricerca ha posto una serie di domande a 1.199 adulti in tutta la Russia attraverso un sondaggio telefonico svoltosi tra il 17 e il 22 ottobre.
Il numero di sostenitori della guerra, ovvero coloro che vogliono che l'invasione continui finché non avrà raggiunto i suoi obiettivi, è sceso dal 22% nel febbraio del 2023 al 12% nel mese di ottobre.
Il sondaggio di Chronicles ha rivelato che **il 40% dei russi è favorevole al ritiro delle truppe dall'Ucraina anche prima del raggiungimento degli obbiettivi di guerra.**Questo numero è rimasto costante per tutto il 2023.
Il 33% dei russi invece è contrario al ritiro delle truppe dall'Ucraina, e dichiara di volere che la guerra continui, anche se questo numero è costantemente sceso dal 47% di febbraio al 39% di luglio.
Uno dei motivi per cui il sostegno alla guerra sta diminuendo potrebbe essere il fatto che i russi si sentono sempre più in difficoltà e vedono un futuro sempre più cupo a causa delle conseguenze dell'invasione, come ha dimostrato un altro sondaggio.
Un altro sondaggio di Chronicle sembra dare una spiegazione economica a questo dato: secondo lo studio, il reddito del 44% degli intervistati è diminuito. Eppure, Putin ha annunciato questa settimana un aumento significativo delle spese militari: circa il 30% del bilancio del Paese sarà destinato alle forze armate nel 2024.
Il sondaggio ha anche mostrato l'impatto della situazione sulla vita delle persone. Più della metà della popolazione russa (52%) ha recentemente affrontato ansia o depressione, rispetto a solo un terzo (32%) nel marzo 2022.