Il maggiore sindacato di categoria sta trattando con Deutsche Bahn aumenti salariali di oltre 500 euro mensili e una riduzione del lavoro a 35 ore a settimana
La circolazione ferroviaria in Germania è stata fortemente ridotta nella giornata di giovedì a causa di uno sciopero di venti ore.
Lo sciopero da parte dei conducenti dei convogli e di altri lavoratori del comparto è stato indetto dalle dieci di sera del 15 novembre alle sei del pomeriggio del giorno successivo.
Diversi viaggiatori hanno segnalato disagi, tra cui l'incertezza sull'arrivo a destinazione e la necessità di cambiare più volte treno. Alcuni, pur comprendendo le ragioni dello sciopero, lamentano le difficoltà causate dai ferrovieri a tutti gli altri lavoratori pendolari.
Il Gewerkschaft Deutscher LokomotivführerI (GDL), il sindacato di categoria, sta negoziando con Deutsche Bahn, l'operatore ferroviario pubblico, miglioramenti salariali e sull'orario di lavoro.
IL SINDACATO CHIEDE PIÙ SOLDI E MENO ORE DI LAVORO
Le richieste sono di abbassare le ore lavorative dei ferrovieri a 35 a settimana, tre in meno delle attuali, di un aumento mensile di 555 euro in busta paga, oltre a un pagamento una tantum di tremila euro per compensare gli effetti dell'inflazione.
Deutsche Bahn, che ha offerto solo un incremento salariale dell'11 per cento, ha avvertito i viaggiatori dei possibili disguidi alla circolazione e previsto comunque che durante lo sciopero viaggerà circa il 20 per cento dei treni a lunga percorrenza. La circolazione regionale e locale potrebbe risultare meno compromessa, poiché il servizio ferroviario è parzialmente gestito da aziende private.
In Germanianon è inusuale incrociare le braccia durante una contrattazione sindacale per incrementare il potere negoziale. La trattativa tra le parti si è aperta la settimana scorsa ma è stata sospesa a causa dello sciopero.
Una contesa simile tra Deutsche Bahn e l'Eisenbahn und Verkehrsgewerkschaft (EVL), un altro sindacato di lavoratori ferroviari, è terminata in un accordo a luglio di quest'anno che include 410 euro di aumento al mese per circa due anni e un bonus anti-inflazione di 2850 euro.
Lo sciopero colpisce la Germania in un momento in cui la maggiore economia europea è in difficoltà di crescita e alle prese con il contenimento del tasso di inflazione, sceso di recente al 3,8% su base annua.