Attraccata al porto di Portland da luglio, la discussa chiatta voluta dal governo di Rishi Sunak era stata sgomberata ad agosto per il rischio-legionella. Ora, di nuovo in sicurezza, accoglierà 500 migranti
PORTLAND (REGNO UNITO) - Al largo di Portland, cittadina costiera nel sud del Regno Unito, i riflettori sono ancora una volta puntati sulla chiatta "Bibby Stockholm".
Già definita "chiatta carceraria" o "prigione galleggiante, si tratta di un'imbarcazione di 47 anni di età, 222 stanze e tre piani, noleggiata dal governo britannico per 18 mesi, che al porto di Portland ha attraccato già a luglio: ora è ritenuta nuovamente sicura.
Il Ministero degli Interni britannico, infatti, ha di nuovo iniziato a imbarcare i migranti, dopo che erano stati allontanati ad agosto in seguito alla scoperta del batterio della legionella.
Tra i circa 17.000 abitanti di Portland, le opinioni sulla "Bibby Stockholm" sono molto contrastati.
“Per me non ha alcun senso! E penso che non abbia alcun senso per la maggior parte delle persone che hanno davvero a cuore la sorte degli "altri esseri umani", spiega Stuart Harkness, residente a Portland.
"Penso che la maggior parte delle persone abbia paura del fatto che siano tutti uomini giovani e soli", commenta Harry Keenen.
“Dovrebbero trattare adeguatamente i richiedenti asilo e, se la loro richiesta è valida, dovrebbero essere integrati nelle nostre comunità. Non sono d’accordo nel tenerli prigionieri, penso che sia disumano”, dichiara Susan Kelly, un'altra residente di Portland.
Il discusso "Migration Act"
Mentre continua il dibattito politico su cosa fare dei richiedenti asilo nel Regno Unito, la chiatta "Bibby Stockholm", che alla fine ospiterà un totale di 500 uomini, è considerata parte importante dell'Immigration Migration Act 2023, la nuova legge anti-immigrazione voluta dal governo di Rishi Sunak.
Ma ci sono ancora 175.000 persone in attesa di asilo...
L'inviato di Euronews a Portland, Luke Hanrahan:
“Una chiatta in un porto di proprietà privata dietro queste barriere intendea dimostrare che non c'è lusso nel processo di asilo del Regno Unito. E a bordo sono stati trovati anche i batteri della Legionella, una forma di polmonite. Inoltre, sono state sollevate preoccupazioni anche sulla sicurezza antincendio e sull’attività dell’estrema destra nella zona. Ma il governo britannico afferma che la chiatta, ora, è di nuovo sicura e ridurrà i costi di accoglienza dei richiedenti asilo negli hotel”.
"Penso che sia una strategia interessante, ma non sono sicuro di quanto le persone si sentiranno a proprio agio, insieme a tante altre persone", osserva scettico James Harrison, residente a Portland.
"Ci sono tante persone persone che vengono qui per essere valutate, se sono migranti economici o rifugiati. Immagino che ci sia un numero molto grande di persone ancora da valutare e che comunque abbiano bisogno di andare da qualche parte... Non so se questo è il posto giusto dove devono andare, ma hanno bisogno di andare da qualche parte”, spiega il residente Jason Teale.
Un richiesta esplicita: "Non vogliamo la chiatta"
Una nuova richiesta di controllo giurisdizionale, per contestare la presenza stessa della "Bibby Stockholm" a Portland, è stata presentata dalla Contea di Dorset, appoggiata da diverse associazioni, all’Alta Corte del Regno Unito.
In attesa del responso della Corte, il Ministero degli Interni britannico ha confermato di essere fiducioso che la chiatta ospiterà i richiedenti asilo in modo sicuro e protetto.
Euronews racconta
La "chiatta carceraria"
Servizio del 18 luglio 2023.