La casa di Hitler, diventerà una stazione di polizia. Le proteste: "Memoria per l'Olocausto"

La casa di Hitler
La casa di Hitler Diritti d'autore MANFRED FESL/MANFRED FESL / APA / picturedesk.com
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Di Ilaria Cicinelli
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Iniziati i lavori di ristrutturazione nell'edificio dove nacque Adolf Hitler. Il governo austriaco vuole trasformarlo in una centrale di polizia per rimuovere la memoria del dittatore, ma gli storici e le associazioni vorrebbero farlo diventare un sito per commemorare la Resistenza e L'Olocausto

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Via ai lavori nella casa natale del dittatore nazista Adolf Hitler, a Braunau am Inn, in Austria. L'edificio, relativamente modesto e su tre livelli, è stato restituito ai precedenti proprietari e contemporaneamente affittato dalla Repubblica austriaca dal 1952 per venire usato come biblioteca comunale.
In seguito, dal 1977 venne subaffittato a varie organizzazioni caritatevoli, per evitarne un uso improprio. È rimasto vuoto dal 2011, dopo il trasferimento di un centro di assistenza per adulti con disabilità ed è stato espropriato dallo Stato nel 2016. 

Nel 2019 il Ministero degli Interni austriaco aveva annunciato l'intenzione di ristrutturare completamente l'edificio e di trasformarlo in una stazione di polizia, per scardinarne la memoria del dittatore dalle mura ed evitare che il luogo evochi ancora la memoria del nazismo.
La decisione è stata presa anche per evitare che la casa divenisse un simbolo nonché un luogo di pellegrinaggio per i neonazisti, come avvenuto in alcuni casi. 

Non tutti sono d'accordo. Lo storico e capo dell'archivio cittadino di Braunau, Florian Kotanko vorrebbe di più. "A mio parere non è sufficiente", dice "C'è una totale mancanza di contestualizzazione storica. E l'intenzione del Ministero di rendere il sito irriconoscibile, rimodellandolo, credo sia impossibile da realizzare". 

Un luogo per la memoria

Gli Amici di Yad Vashem in Austria hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa nella città di Linz, la volontà di donare la mostra sui Giusti tra le Nazioni in Austria, che ha viaggiato in tutto il Paese negli ultimi 10 anni, come hanno riferito i media austriaci e l'emittente pubblica israeliana Kan. Si tratta di una mostra sui cittadini austriaci che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare gli ebrei dalla Shoah.

Anche un gruppo locale, di cui Kotanko fa parte, ha avanzato la stessa proposta in autonomia, senza coordinarsi con lo Yad Vashem, il museo e memoriale mondiale dell'Olocausto con sede a Gerusalemme. Il suggerimento è di trasformare la proprietà in un simbolo della resistenza austriaca al nazismo.

Inoltre, secondo il regista Gunter Schwaiger, che ha collaborato con Kotanko per realizzare un film sulla città natale di Hitler, "Chi ha paura di Braunau?" (Wer hat Angst vor Braunau?), trasformare la casa in una stazione di polizia sarebbe in parte in linea con i desideri del dittatore. In un articolo del giornale_Neue Warte am Inn,_ datato 10 maggio 1939, ritrovato da Kotanko, viene riportato come Hitler avrebbe voluto che l'edificio venisse utilizzato per scopi amministrativi e per ospitare funzionari locali. 

Anche se altri storici hanno sollevato delle polemiche sulla veridicità dell'articolo e alcuni lo hanno bollato come un'esagerazione dell'editore, secondo Kotanko "Il fatto che questo sia un articolo di un'epoca in cui il partito nazionalsocialista controllava già tutto e in cui appare il nome Hitler, non credo che sia il prodotto di un editore”.
Sia il regista che lo storico hanno comunque precisato che da parte loro non c'è intenzione di paragonare un'odierna stazione di polizia alla sede del partito nazista locale. Ma la trasformazione equivarrebbe in parte all'uso amministrativo previsto dal dittatore.

Al momento l'unico simbolo posto fuori dall'edificio è una lapide che ricorda tutti coloro che sono morti a causa delle azioni di Hitler e dei nazionalsocialisti.

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