Il tentativo (vano) di Feijóo di ottenere l'investitura per governare la Spagna

Il dibattito al Congresso spagnolo sull'investitura di Alberto Núñez Feijóo come capo del governo iberico
Il dibattito al Congresso spagnolo sull'investitura di Alberto Núñez Feijóo come capo del governo iberico Diritti d'autore Bernat Armangue/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Gianluca Martucci
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Il leader del Partito popolare si rivolge ai deputati e attacca il premier uscente Sánchez sull'ipotesi della concessione dell'amnistia agli indipendentisti catalani

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Il leader del Partito Popolare spagnolo Alberto Núñez Feijóo ha aperto ufficialmente al Congresso spagnolo il dibattito sulla sua investitura a futuro presidente del Governo, presentando un programma che stenta ad ottenere l'appoggio necessario.

Dopo le elezioni del 23 luglio 2023 in cui è stato proclamato vincitore, Feijóo ha accettato da re Felipe VI l'incarico a formare un governo. Ma pur contando sul sostegno della destra di Vox e su i due deputati della Coalizione Canaria e dell'Unione Navarrese, l'ex presidente della Galizia potrebbe contare su un appoggio di 172 deputati, quattro in meno di quelli necessari a governare.

Durante il suo intervento Feijóo ha stigmatizzato il tentativo del premier uscente Pedro Sánchez di assicurarsi il sostegno degli indipendentisti catalani accettando la concessione dell'amnistia a coloro che hanno promosso il referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017. Per Sánchez è il prezzo da pagare per continuare a governare il Paese.

Il Congresso sarà ora chiamato a votare l'investitura e a esprimersi a maggioranza assoluta. In caso di fumata nera seguirà un altro voto a maggioranza relativa (in Spagna anche un governo di minoranza può assumere i poteri, cercando il sostegno su ciascuna singola votazione).

Molti esperti sostengono che Feijóo continui ad attaccare l'ipotesi di un governo socialista sostenuto dai catalani per unire l'opposizione e ottenere maggiori consensi alle elezioni indette nel caso in cui anche Sánchez dovesse fallire nel formare un governo. 

Il clima è stato ancora più inasprito dalla manifestazione di massa organizzata domenica 24 settembre dallo stesso partito popolare, che ha radunato almeno 45 mila persone in piazza a Madrid che protestavano contro l'ipotesi della concessione dell'amnistia ai catalani oggetto delle trattative parallele portate avanti daSánchez.

Durante il suo intervento Feijóo ha annunciato che se dovesse andare al governo intende inasprire il codice penale introducendo il reato di infedeltà  istituzionale. "Non mi hanno votato per concedere la autodeterminazione o l'amnistia", ha detto riferendosi ai catalani e ai baschi presenti in Aula.

La scintilla che ha fatto scoppiare la bufera è stata la scelta di Pedro Sánchez di non intervenire durante il dibattito. Al suo posto ha parlato il deputato socialista Oscar Puente, che ha attaccato frontalmente con toni durissimi proprio il leader conservatore. A quel punto tutti i deputati popolari si sono alzati in piedi e hanno gridato contro Sánchez definendolo in coro "vigliacco". 

Il fallimento quasi certo del tentativo di Feijóo porterà il re Felipe ad affidare l'incarico a Sánchez. Se nessuno dei due sfidanti dovesse riuscire a garantirsi una maggioranza stabile nei prossimi due mesi, le camere verrebbero sciolte e si andrebbe ad elezioni anticipate da svolgere a dicembre 2023 o a gennaio 2024.

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