Aiea, via alla 67esima conferenza sul nucleare: il punto sull'Iran e su Zaporizhzhia

Grossi e il team di osservatori dell'Aiea in visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia nel giugno 2023
Grossi e il team di osservatori dell'Aiea in visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia nel giugno 2023 Diritti d'autore OLGA MALTSEVA/AFP or licensors
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Di Ilaria Cicinelli
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Tra i temi principali il punto sulla sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi da marzo 2022. La cooperazione con l'Iran non procede come previsto, preoccupazioni sul programma nucleare

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È iniziata a Vienna la 67esima conferenza generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Dal 25 al 29 settembre i rappresentanti di 177 Paesi discutono di tecnologia e sicurezza negli impianti nucleari. Tra i principali temi che saranno affrontati vi sono il punto della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, e il programma nucleare iraniano.

Il 25 settembre Rafael Grossi è stato riconfermato per un secondo mandato quadriennale come direttore generale dell'Aiea. Nel suo discorso di apertura, Grossi ha sottolineato l'enorme contributo degli osservatori internazionali a Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe dal marzo 2022, e il loro ruolo fondamentale per l'informazione, grazie ai loro aggiornamenti quotidiani. La situazione, afferma Grossi, rimane comunque molto fragile e instabile mentre "le operazioni militari stanno aumentando nell'area, i miei ispettori mi dicono che il livello di attività militare è palpabile".

Dall'inizio di giugno, le truppe di Kiev hanno condotto una controffensiva nell'area vicino a Zaporizhzhia, nell'est e nel sud del Paese, nel tentativo di riconquistare il territorio, occupato dalla Russia dall'inizio dell'invasione nel febbraio 2022.

Grossi ha affermato che u****n attacco diretto all'impianto o l'interruzione della fornitura di energia elettrica esterna potrebbe portare a un incidente nucleare con conseguenze catastrofiche. L'Aiea è inoltre presente nelle altre centrali nucleari ucraine - Khmelnytskyi, Rivne - e nel sito dismesso di Chernobyl.
Il monitoraggio sulla sicurezza nucleare in Ucraina rimane, dunque, una priorità assoluta.

Secondo il ministero della Difesa russo "Le forze armate della Federazione Russa hanno garantito lo svolgimento in sicurezza della missione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia. A tal fine, è stato dichiarato un regime di cessate il fuoco nel raggio di un chilometro dal punto di passaggio designato per gli osservatori", ha dichiarato in una nota. 

Kiev afferma che è fondamentale riprendere il controllo dell'impianto di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d'Europa, con una capacità di 6.000 megawatt, per poter fornire elettricità all'Ucraina.

La situazione in Iran

Il direttore generale ha poi invitato l'Iran a cooperare con l'agenzia per fornire garanzie sulla natura "esclusivamente pacifica" del suo programma nucleare. 

Grossi ha esortato l'Iran a riconsiderare la sua decisione di negare l'accesso agli ispettori dell'Onu, dichiarando all'Afp che la mancata collaborazione comporterà gravi conseguenze.

L'Aiea ha dichiarato il 23 settembre scorso che l'Iran ha ritirato l'accredito per l'accesso nei siti nucleari a diversi ispettori, una mossa che Teheran ha descritto come una ritorsione per "abusi politici" da parte di Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna.

"Dobbiamo chiedere loro di rivedere questa decisione", ha affermato Grossi. Nonostante l'Aiea e il suo direttore si siano detti pronti a lavorare con l'Iran "l'attuazione degli accordi stabiliti nella più recente dichiarazione congiunta tra me e l'Iran, nel marzo di quest'anno, non è proseguita come speravo", ha continuato il direttore. L'Aiea rimane comunque impegnata per quel che riguarda l'accordo di salvaguardia del Trattato di non proliferazione con la Repubblica islamica dell'Iran, anche se rimangono in sospeso questioni significative in materia di garanzie internazionali. 

Corea del Nord e Giappone

Passando al recente viaggio in Russia del leader nordcoreano Kim Jong Un e al suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin, Grossi ha espresso fiducia nel fatto che Mosca non condividerà le sue tecnologie nucleari con Pyongyang.

Il tour di Kim nell'estremo oriente della Russia della scorsa settimana ha alimentato il timore che Pyongyang possa fornire a Mosca armi per la sua guerra in Ucraina. Durante il viaggio, il leader nordcoreano ha visitato numerosi siti militari e di ricerca spaziale.

Il presidente russo Vladimir Putin ha "accettato con gratitudine" l'invito di Kim Jong Un a visitare la Corea del Nord, dopo che i due hanno tenuto un raro vertice nell'Estremo Oriente russo.

"Personalmente, non ho alcuna indicazione e ragione di credere che incontri di questo tipo portino a rischi di proliferazione", ha detto Grossi. Tuttavia, "Abbiamo osservato attività in diversi siti coerenti con la continuazione del programma nucleare illegale della Repubblica popolare Democratica di Corea, che è in chiara violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Nonostante le preoccupazioni, l'Aiea spera di riuscire a rinnovare il suo impegno con la Corea del Nord. 

Infine, Grossi ha assicurato che l'Agenzia continuerà a controllare il rilascio di acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, tra le proteste della Cina e le preoccupazioni dell'opinione pubblica.

Il 24 agosto scorso, infatti, il Giappone ha iniziato a scaricare nel Pacifico una parte delle 1,34 milioni di tonnellate di acque reflue raccolte da quando lo tsunami del 2011 ha paralizzato l'impianto di Fukushima. 

L'acqua, equivalente a 540 piscine olimpioniche, era stata utilizzata per raffreddare i tre reattori che si sono fusi nel in quell'occasione, una delle peggiori catastrofi nucleari del mondo.

Il Giappone insiste che lo scarico è sicuro, ma la Cina ha vietato tutte le importazioni di frutti di mare dal suo vicino, accusandolo di trattare il mare come una "fogna".

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