Regno Unito poco "green": Sunak vuole posticipare le scadenze della transizione energetica

Pensieri per Rishi Sunak.
Pensieri per Rishi Sunak. Diritti d'autore AP Photo/Kin Cheung
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Di Euronews - Ansa
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Attesa in queste ore una dichiarazione ufficiale di Sunak: intende rinviare di cinque anni il divieto per auto diesel e benzina e le caldaie a gas. Critiche dei Laburisti, da una parte dei "Tories" e dalla casa automobilistca Ford. E se scattasse l'effetto domino? Ma il Regno Unito non è nell'Ue...

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Clamorosa fuga di notizie nel Regno Unito.
Il premier britannico Rishi Sunak potrebbe posticipare le scadenze per la transizione energetica.

Secondo un rapporto al quale hanno avuto accesso alcuni media inglesi, sul tavolo di Sunak c'è, ad esempio, la possibilità di rinviare di cinque anni il divieto di vendita di nuove automobili diesel e benzina, previsto per il 2030 e l'eliminazione delle caldaie a gas, prevista a partire dal 2035.

"Seguiamo il percorso di Emissioni Zero entro il 2050, ma più gradualmente".
Rishi Sunak
43 anni, Primo ministro del Regno Unito, dal 25 ottobre 2022

Il vantaggio, in questo caso, della Brexit...

Come previsto, sono arrivate citiche a non finire a Sunak.
Ma il Regno Unito, in questa vicenda, ha il grande vantaggio di non fare più parte dell'Unione europea e di poter godere, di conseguenza, di una certa llibertà di movimento...

La notizia è trapelata alla vigilia dell'importante vertice alle Nazioni Unite sulle azioni da intraprendere per fermare il cambiamento climatico, con l'obiettivo Zero Emission entro il 2050.

Kin Cheung/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Protesta davanti a Westminster, il Parlamento inglese: "Fate pagare gli inquinatori!"Kin Cheung/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Clamorosa retromarcia

Quello di Sunak sarebbe un un clamoroso "annacquamento" della tabella di marcia intermedia, indicata finora, verso gli impegni di arrivare all'obiettivo Emissioni Zero di CO2 entro il 2050, presi in sede internazionale in risposta agli allarmi sui cambiamenti climatici.

Il premier britannico ha in programma un discorso in settimana, forse già in queste ore, per definire i preventivati cambiamenti di strategia: incluso, a quanto emerso finora, un rinvio al 2035 del bando definitivo della produzione e vendita nel Regno dei veicoli con motori a benzina e diesel dalla scadenza del 2030, fissata sotto la leadership di Boris Johnson a margine della CoP26 di Glasgow sul clima (2021).

Intanto, in una dichiarazione scritta indirizzata alla BBC, di fronte al proliferare delle indiscrezioni, Sunak ha confermato di voler intervenire sul dossier "dinanzi a uno scenario economico mutato a livello globale e nazionale", a beneficio (a suo dire) d'imprese e cittadini.
Mantenendo l'impegno finale a raggiungere l'obiettivo Emissioni Zero "nel 2050", ma - come ha scritto - in modo più proporzionato e graduale. 

Critiche da tutti: Laburisti, "Tories", Ford e case automobilistiche

Parole subito criticate non solo dall'opposizione laburista o da esponenti della maggioranza "Tory" più sensibili alle politiche verdi come, Alok Sharma, ex ministro del governo-Johnson e già  presidente della CoP26, ma dalla stessa organizzazione britannica dei produttori di auto, dubbiosi su ripensamenti o retromarce in grado di creare incertezza.

Ford UK, per bocca della sua presidente, Lisa Brankin, ha rincarato la dose:
"Il nostro business - ha tagliato corto, commentando pubblicamente le intenzioni accreditate a Sunak - ha bisogno di tre cose dal governo del Regno Unito: ambizione, impegno, coerenza. E un rinvio della scadenza del 2030 le rovinerebbe tutte e tre".

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