La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, attesa a Lampedusa

Agenti della polizia a Lampedusa, il 15 settembre 2023
Agenti della polizia a Lampedusa, il 15 settembre 2023 Diritti d'autore Cecilia Fabiano/LaPresse
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Crisi migratoria, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sarà a Lampedusa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarà presto a Lampedusa insieme alla premier Giorgia Meloni. La presenza di von der Leyen è legata alla crisi migratoria dell'isola, che questa settimana ha visto arrivare migliaia di migranti.

Meloni ha chiesto che la questione venga affrontata in sede Ue

Meloni aveva chiesto aiuto a Bruxelles dopo l'arrivo di oltre 8.500 persone in soli tre giorni. La premier ha dichiarato che la pressione migratoria è diventata "insostenibile" a causa di una "congiuntura internazionale difficile", essenzialmente in Africa. Ha dunque chiesto alla presidente della Commissione europea di venire a Lampedusa per constatare la situazione e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel di mettere la questione migratoria all'ordine del giorno del vertice dell'Ue in ottobre.

In questi giorni il presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto un "dovere di solidarietà europea" nei confronti dell'Italia; allo stesso modo Berlino ha dichiarato di essere disposta a tendere la mano a Roma sulle ricollocazioni, se l'Italia adempie al suo obbligo di accogliere i rifugiati.  

All'hotspot di contrada Imbriacola sono presenti al momento 2.796 persone.

Nel frattempo, un centinaio di lampedusani, con il vice sindaco Attilio Lucia della Lega in testa, hanno protestato in via Vittorio Emanuele. Il traffico verso il municipio, con diverse auto incolonnate e anche un'autogru, è stato interrotto.

A far esplodere la protesta la notizia che l'ex base militare Loran possa ospitare una tendopoli: un progetto che - secondo il vice sindaco - sarebbe stato comunicato dal governo centrale all'amministrazione comunale.

Duemila morti da gennaio nel Mediterraneo

Situata a meno di 150 chilometri dal litorale tunisino, Lampedusa rappresenta uno dei primi scali per i migranti che attraversano il Mediterraneo sperando di raggiungere l'Europa. Ogni anno, durante l'estate, sono decine di migliaia a prendere il mare su imbarcazioni spesso inadeguate. Nella traversata oltre duemila di loro hanno già trovato la morte da gennaio.

La situazione non è però mai stata così tesa a Lampedusa, dove sono arrivati la maggior parte degli 11mila migranti giunti da lunedì sul territorio italiano, secondo il ministero dell'Interno, saturando il centro di accoglienza gestito dalla Croce rossa italiana, la cui capacità è limitata a 400 posti.

Da inizio anno sbarcati 127mila migranti sulle coste italiane

Federico Fossi, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha dichiarato che 8.512 persone sono sbarcate sull'isola tra lunedì e mercoledì, un numero superiore a quello della popolazione locale.

Per mancanza di spazio nel centro di accoglienza, centinaia di persone hanno dovuto dormire fuori, per strada, beneficiando a volte della generosità degli abitanti che hanno portato loro acqua e cibo.

Dall'inizio dell'anno sono sbarcati sulle coste italiane oltre 127mila migranti, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2022. Le cifre non hanno però ancora superato quelle del 2016, quando più di 181mila persone, tra cui molti siriani in fuga dalla guerra, erano arrivate in Italia.

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