La giustizia dà ragione alla premio Nobel filippina per la pace, Maria Ressa. Lei: "Casi giudiziari montati dall'ex presidente Duterte"
La premio Nobel filippina per la pace Maria Ressa è stata assolta dall'accusa di evasione fiscale, ma deve ancora affrontare due casi giudiziari che, a suo dire, sono stati strumentalizzati dall'ex presidente Rodrigo Duterte per mettere a tacere una voce dell'opposizione.
"I fatti vincono, la verità vince, la giustizia vince", ha detto Ressa ai giornalisti fuori dal tribunale.
Le critiche all'ex presidente Duterte
Ressa, ex giornalista della Cnn e fondatrice del sito di notizie Rappler, aveva aspramente criticato la violenta repressione dell'ex presidente Duterte nell'ambito della lotta ai cartelli della la droga: una guerra feroce che ha portato alla morte di 10mila persone.
Le uccisioni sono al centro di un'indagine della Corte penale internazionale come possibile crimine contro l'umanità.
Rappler aveva anche messo sotto accusa la gestione della pandemia da parte di Duterte, con particolare riferimento alle continue serrate che hanno aggravato la condizione di povertà delle fasce deboli della popolazione, provocando una delle peggiori recessioni del Paese.
Duterte ha concluso il suo spesso turbolento mandato di sei anni l'anno scorso: gli è succeduto Ferdinand Marcos Jr, il figlio di un dittatore che venne rovesciato in una rivolta popolare nel 1986, dopo un'epoca segnata da diffuse violazioni dei diritti umani e saccheggi.
Maria Ressa, 59 anni, ha vinto il Nobel insieme al giornalista russo Dmitry Muratov nel 2021 per gli sforzi compiuti per salvaguardare la libertà di espressione, lottando per la sopravvivenza delle loro organizzazioni giornalistiche e sfidando i tentativi del governo di farle chiudere.