Corsa contro il tempo per salvare lo speleologo Mark Dickey: è dentro una grotta in Turchia

Mark Dickey: il suo messaggio dalla grotta di Morca, in Turchia. (7.9.2023)
Mark Dickey: il suo messaggio dalla grotta di Morca, in Turchia. (7.9.2023) Diritti d'autore Turkish Government Directorate of Communications/AP
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Di Cristiano TassinariEuronews World - AP - Agenzie internazionali
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Rimasto solo, ad un chilometro di profondità, le condizioni di Mark Dickey sono rese ancora più difficili dall'emorragia gastrointestinale che lo ha colpito. Ora sta meglio, dopo l'intervento di una èquipe medica dentro la grotta: portati anche cibo e medicinali. Ma ora bisogna "allargare" la grotta

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Corsa contro il tempo per salvare lo speleologo americano Mark Dickey, 40 anni, bloccato da giorni (dal 2 settembre) in una grotta nelle montagne del Tauro, in Turchia, a oltre un km di profondità. 

Lo speleologo è rimasto bloccato all'interno della grotta dopo essersi sentito male. 

Dickey ha sofferto di un'emorragia gastrointestinale, ma ora sta meglio, dopo l'intervento di una squadra medica di soccorso all'interno della grotta denominata "Morca", non lontano dalla città di Anamur. 

Quando le sue condizioni di salute lo permettono, Dickey riesce a comunicare con l'esterno, grazie a una telecamera portata dai soccorritori e a un collegamento audio-video installato all'esterno della grotta.
"Come potete vedere sono sveglio, sono vigile, sto parlando. Ma non sono ancora guarito dentro, quindi avrò bisogno di molto aiuto per uscire da qui. Questo capita spesso nel mondo della speleologia, una grande opportunità per dimostrare quanto il mondo internazionale possa lavorare bene insieme", ha detto Mark Dickey. 

Turkish Government Directorate of Communications/AP
Dentro la grotta. (7.9.2023)Turkish Government Directorate of Communications/AP

La comunicazione con lo speleologo dura dalle cinque alle sette ore e viene effettuata dai soccorritori, che scendono da Dickey sotto terra, dove è stata predisposta una linea telefonica per parlare con la superficie,

Un vero e proprio team internazionale, con oltre 170 soccorritori - compresi medici e paramedici provenienti da mezza Europa, anche dall'Italia (Ungheria, Bulgaria, Polonia e Croazia) - è all'opera per salvare lo speleologo americano.

Per far uscire Mark Dickey con una barella gli esperti stanno provando ad allargare la grotta con delle piccole esplosioni localizzate. Un sistema di cinture di sicurezza dovrebbe garantire la stabilità della barella durante la risalita.
Secondo gli esperti, è un'operazione che potrebbe richiedere diversi giorni o addirittura settimane, a seconda delle condizioni. 
I soccorritori hanno portato all'esploratore medicinali e cibo. 

Operazione di estrazione al via

L'operazione di "estrazione" di Dickey potrebbe iniziare sabato o domenica e si sta preparando il percorso da fare e diversi punti di sosta. 
Oltre alle condizioni dell'uomo, le maggiori difficoltà riguardano l'illuminazione del percorso e le comunicazioni per i soccorritori e il rischio di caduta delle rocce. 

"Non c'è molto tempo per le riflessioni, poiché la grotta è piuttosto fredda, circa 4-6 gradi", hanno spiegato gli esperti. 

Yusuf Ogrenecek, responsabile della Federazione Speleologica della Turchia, ha dichiarato che uno dei compiti più difficili delle operazioni di salvataggio in grotta è proprio quello di allargare gli stretti passaggi della grotta stessa, per consentire il passaggio delle barelle a bassa profondità.

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