Dopo 9 giorni sottoterra e con un'ulcera che gli ha perforato lo stomaco, è stato salvato lo speleologo bloccato nella grotta della Morca in Turchia
Lo speleologo americano intrappolato sottoterra in Turchia è stato tratto in salvo.
Mark Dickey, 40 anni, ha rivisto la luce dopo aver trascorso 9 giorni a 1000 metri di profondità nella grotta della Morca, nei pressi di Anamur, nel sud della Turchia.
Lo speleologo era rimasto bloccato a causa di un'ulcera che gli ha perforato lo stomaco.
Circa 190 persone provenienti da 8 paesi sono state coinvolte nel salvataggio, tra cui i soccorritori provenienti da Croazia e Ungheria e 46 operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico italiano.
Dickey si trovava sul posto per conto dell'Associazione Gruppo Speleologico Anatolico: lo speleologo doveva mappare la grotta, la terza più profonda del Paese, quando si è sentito male.
Prima di tirarlo fuori è stato deciso di somministrargli delle cure sul posto per non spostarlo in fase acuta. I medici e i paramedici hanno dunque allestito delle postazioni a diverse profondità per consentire allo speleologo di risalire gradualmente. L'uomo è stato spostato grazie a una barella, assicurata a delle corde.
"Ci congratuliamo con tutti coloro che hanno contribuito all'operazione" ha detto la Federazione speleologica turca.