Lula paladino dell'Amazzonia: Brasile, nuovi terreni agli indigeni e deforestazione ridotta del 60%

Il presidente Lula con la presidente della Fondazione Nazionale Indigena Joenia Wapichana (a sinistra) e la ministra del Popolo Indigeno Sonia Guajajara. (Brasilia, 5.9.2023)
Il presidente Lula con la presidente della Fondazione Nazionale Indigena Joenia Wapichana (a sinistra) e la ministra del Popolo Indigeno Sonia Guajajara. (Brasilia, 5.9.2023) Diritti d'autore Eraldo Peres/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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In meno di un anno, il governo socialista di Lula ha impresso un notevole cambio di rotta rispetto alla presidenza-Bolsonaro per la salvaguardia della foresta Amazzonica. Entro fine 2023, il presidente assegnerà altri terreni alle popolazioni indigene

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In occasione del Giorno dell'Amazzonia (5 settembre), il presidente brasiliano Lula da Silva ha firmato un decreto che riconosce due nuove riserve indigene. 
Si trovano negli stati di Acre e Amazonas.

Sono i primi due terreni di un gruppo di otto da assegnare alle popolazioni indigene e che dovranno essere approvati da Lula entro la fine dell'anno.

L’affermazione dei diritti dei territori indigeni è considerata una grande barriera contro la deforestazione.

"Se non c'è futuro per l'Amazzonia e la sua popolazione, non ci sarà futuro nemmeno per il pianeta", ha affermato Lula.

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5 settembre: Lula partecipa alla celebrazione del "Giorno dell'Amazzonia". (Brasilia, 5.9.2023)Eraldo Peres/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Secondo i dati rilevati da un'organizzazione indipendente, basati su rilevazioni satellitare, in meno di un anno il governo socialista di Lula ha ridotto la deforestazione dell'Amazzonia del 60%. 
Un evidente cambio di rotta rispetto alla presidenza di Jair Bolsonaro, che già sognavo uno "sfruttamento" commerciale del polmone verde del Brasile. 

Cosa ha fatto Lula?

Dalla sua entrata in carica, avvenuto il 1° gennaio 2023, il governo di Lula ha legato le mani alle compagnie agricole della soia e degli allevamenti di bestiame che, sotto Bolsonaro, continuavano ad accaparrarsi pezzi della foresta pluviale, ha bloccato il progetto di costruzione di una strada che avrebbe quintuplicato la deforestazione, ha diretto operazioni militari per scacciare minatori e boscaioli illegali e ha creato più aree protette gestite direttamente dalle popolazioni indigene.

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