Ucraina, per la Commissione d'inchiesta, al momento, non si può parlare di genocidio

Proteste dopo l'invasione russa, 6 marzo 2022. (AP Photo/Alex Brandon)
Proteste dopo l'invasione russa, 6 marzo 2022. (AP Photo/Alex Brandon) Diritti d'autore Alex Brandon/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
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Di Debora Gandini
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Nel dossier sono inclusi numerosi reati come uccisioni, detenzione illegale, tortura, stupro e altre violenze sessuali, trasferimento illegale e deportazione di persone protette e bambini

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In Ucraina sono state commesse parecchie violazioni dalle autorità russe ma al momento non si può ancora parlare di genocidio.

La conferma arriva da Erik Mose, presidente della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sull'Ucraina nel corso di una conferenza che si è tenuta a Kiev. 

Nel dossier sono inclusi numerosi reati come uccisioni, detenzione illegale, tortura, stupro e altre violenze sessuali, trasferimento illegale e deportazione di persone protette e bambini. Molte di queste violazioni sono state definite crimini di guerra e alcune di queste potrebbero, se confermate da ulteriori prove, costituire crimini contro l’umanità”.

"Stiamo indagando passo dopo passo. Al momento non disponiamo di prove sufficienti per soddisfare i requisiti legali della Convenzione sul genocidio, ha detto Mose, che è membro del Tribunale penale internazionale per il Ruanda e della Corte europea dei diritti dell'uomo, al termine della terza visita in Ucraina.

Per scoprire che esiste un simile atto genocida riguardo al trasferimento di bambini, bisognerebbe sapere esattamente cosa sta succedendo più avanti nella Federazione Russa.

“Abbiamo un accesso limitato a questi dati e le informazioni che riceviamo non sono sempre le stesse, ha aggiunto Mose. “Riceviamo alcune informazioni da persone che sono riuscite a raggiungere, da genitori ucraini che sono riusciti ad andare nei territori occupati o anche in Russia per recuperare i loro figli o nipoti e questo fornisce un’indicazione”

Continueremo queste indagini e vedremo se, nel complesso, vi è l’intento di distruggere un gruppo e queste sono le rigorose qualifiche previste dalla convenzione sul genocidio. Al momento non abbiamo una conclusione del genere e il nostro lavoro continua.

Mose ha sottolineato l'importanza per le autorità russe "di garantire che tutti i colpevoli siano ritenuti responsabili". La Commissione ha anche indagato su "alcune violazioni da parte delle forze armate ucraine" senza riscontrare molte violazioni commesse da Kiev. 

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