Il figlio di Martin Luther King: "L'America sta tornando indietro"

La commemorazione della marcia su Washington del 1963
La commemorazione della marcia su Washington del 1963 Diritti d'autore AFP
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Di Euronews
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Stati Uniti: migliaia di persone a Washington DC hanno commemorato il famoso discorso di Martin Luther King per i diritti civili "I have a dream"

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Sono trascorsi 60 anni e non è mai stato così attuale. Per questo migliaia di persone a Washington DC hanno commemorato il famoso discorso di Martin Luther King per i diritti civili "I have a dream", davanti al Lincoln Memorial.

Gli anni dell'impegno per i diritti civili

La famiglia di King e gli attivisti si sono rivolti alla folla per sottolineare l'importanza ancora oggi di quel discorso, pronunciato nel 1963 davanti a 250mila persone.
Il raduno ha preceduto l'anniversario della Marcia su Washington del 28 agosto 1963, una delle manifestazioni che hanno segnato la storia americana, un passaggio decisivo nella lotta per la giustizia razziale.

Dopo la protesta il Congresso approvò il Civil Rights Act (1964), che proibiva la segregazione razziale, e il Voting Rights Act (1965), che ha aperto le urne statunitensi agli afroamericani.

La commemorazione è stata aperta dalla famiglia di Luther King. Nel suo intervento il figlio maggiore, **Martin Luther King III,**attivista per i diritti civili, presidente del Drum Major Institute, si è detto “molto preoccupato che gli Stati Uniti stiano tornando indietro” in riferimento agli scontri interrazziali e alla violenza di sfondo razziale che ha investito diverse comunità negli Stati Uniti.

"Dobbiamo preservare, proteggere ed espandere la democrazia. Dobbiamo garantire che il diritto di voto sia protetto per tutte le persone. Dobbiamo garantire che le nostre donne e i nostri bambini siano trattati in modo equo. Dobbiamo porre fine alla violenza delle armi" ha detto King.

Yolanda Renee King, nipote di Martin Luther King, ha fotografato una situazione critica: "Oggi il razzismo è ancora tra noi. La povertà è ancora tra noi. E ora la violenza delle armi è arrivata nei luoghi di culto, nelle scuole e nei centri commerciali".

AP Photo
Martin Luther King IIIAP Photo

A promuovere la giornata della memoria è stata l'organizzazione per i diritti civili National Action Network. "Non vogliamo commemorare l'anniversario della marcia ma continuare la ricerca del sogno di King" hanno detto gli attivisti, che si sono scagliati anche contro l'ideologia dell'odio dei suprematisti bianchi. L'ultimo episodio recente: un uomo è entrato in un negozio della Florida con una pistola e una svastica, ha ucciso quattro persone e ha poi rivolto l'arma contro se stesso, suicidandosi.

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