Il braccio di ferro politico tra Serbia e Kosovo coinvolge tutti i settori della vita. All'azienda controllata da Telekom Serbia in Kosovo è stata ritirata la licenza commerciale. Esiste anche un caso di "censura politica" nei confronti di Klan Kosovo, la principale emittente tv privata ddel Kosovo
Continua il braccio di ferro tra Serbia e Kosovo, e coinvolge tutti i settori.
A MTS d.o.o., la società di telecomunicazioni di Telekom Serbia presente in Kosovo, è stata ritirata la licenza commerciale.
Per giustificare la decisione, il governo kosovaro fa riferimento a irregolarità amministrative e al fatto che un membro della direzione della società possieda un passaporto rilasciato dalla Repubblica di Serbia.
La società di Belgrado contesta questa decisione.
L'amministratore delegato di Telekom Serbia, Vladimir Lucic, spiega le sue ragioni:
"È ovviamente una decisione delle autorità attualmente al potere a Pristina. Si tratta dell'ennesimo tentativo di fare pressione sul più importante investimento della società dI proprietà dello Stato serbo nel territorio del Kosovo".
Pristina afferma, da parte sua, di voler difendere lo stato di diritto con iniziative per combattere la corruzione.
Contattato da Euronews, un portavoce del governo kosovaro ha dichiarato: "Per quanto nobile sia la causa di un'azienda, essa è soggetta a leggi che deve rispettare per rispettare le strutture democratiche del Paese in cui opera".
Un altro caso "mediatico"
Un altro caso "mediatico" scuote il Kosovo.
Molti giornalisti hanno protestato, alcune settimane fa - togliendo i microfoni ad una conferenza stampa - contro la decisione del governo di sospendere le attività della principale televisione privata del Paese, Tv Klan Kosova, considerata "non allineata" politicamente e critica nei confronti del governo.
Sia per l'attività di Telekom Serbia che della televisione privata, la ragione ufficiale della sospensione - in un caso della licenza commerciale e nell'altro delle trasmissioni - sarebbe di natura amministrativa, come ha tentato di spiegare un comunicato del governo.
Per il momento, intanto, una sentenza del tribunale permette all'emittente di continuare a trasmettere.
E anche la filiale kosovara di Mts, almeno per ora, continuerà a operare nonostante la revoca della licenza.
Eccessi autoritari di Kurti?
Sempre più voci, però, accusano il primo ministro kosovaro Albin Kurti, nazionalista di lingua albanese, di eccessi autoritari.
Anche l'Unione europea si è dichiarata "attenta" alla situazione in Kosovo, Paese candidato ad una futura adesione a Bruxelles (anche se cinque Paesi dell'Ue ancora non riconoscono il Kosovo: Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna).