Il razzo con a bordo la navicella spaziale "Luna-25" è partito questa mattina da Vostochny. L'obiettivo della missione, che durerà un anno, è sperimentare nuove tecnologie di atterraggio ed effettuare analisi sui campioni raccolti in superficie
Un nuovo allunaggio si avvicina per la Russia, dopo 47 anni dall'ultimo. A mettere piede sul suolo lunare non saranno però degli astronauti, ma una L'agenzia spaziale russa Roscosmos ha lanciato con successo, questo venerdì 11 agosto, il razzo "Soyuz 2.1-b" che trasporta una sonda verso la Luna.
Si tratta della prima missione spaziale russa oltre l'orbita terrestre in era post sovietica. Due precedenti tentativi di raggiungere Marte (nel 1996 e nel 2011) erano invece falliti nelle fasi iniziali.
Il razzo, con a bordo la sonda Luna-25, è decollato all'1:10 ora italiana dal cosmodromo Vostochny, nella regione di Amur, nell'Estremo oriente russo, secondo le immagini diffuse da Roscosmos.
La missione precedente, Luna-24, risale all'agosto del 1976. Il numero progressivo identifica le missioni sulla luna senza equipaggio che hanno avuto successo ma il numero complessivo, se si includono nel conto le missioni fallimentari, è molto più alto.
La navicella impiegherà cinque giorni per raggiungere l'orbita lunare e dai tre ai sette giorni per atterrare sul satellite in condizioni di sicurezza.
L'agenzia prevede l'allunaggio tra il 21 e il 31 agosto ma potrebbero esserci delle modifiche rispetto ai tempi previsti.
Nel corso della missione dovrebbero venire testate nuove tecnologie per facilitare l'atterraggio dei mezzi spaziali sul satellite e la sonda, inoltre, preleverà e analizzerà diversi campioni del suolo in superficie e potrebbe tentare la ricerca di tracce di acqua lunare.
Secondo quanto riferito dal direttore di Roscosmos, si prevedono altre missioni lunari nei prossimi anni: Luna-26 nel 2027, Luna-27 nel 2028 e Luna-28 nel 2030.