L'Ucraina è tra i Paesi più corrotti d'Europa. Un ostacolo per l'ingresso nell'Unione

il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
il presidente ucraino Volodymyr Zelensky Diritti d'autore AP Photo
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Di Euronews
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Nonostante i lievi progressi degli ultimi anni, l'Ucraina resta tra i Paesi più corrotti d'Europa e la mancanza di riforme rappresenta uno dei maggiori ostacoli per l'ingresso di Kiev nell'unione

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Una cartella dei colori della baniera Ucraina e dell'Unione. Questa la mano tesa della presidente della commissione Ursula Von der Leyen a Kiev poco dopo l'invasione su larga scala della Russia.

All'interno, la tabella di marcia per l'ingresso del Paese all'interno dell'Unione, con la lista dei sette criteri da soddisfare per unirsi ai 27 membri, primo fra tutti la lotta alla corruzione.

E proprio in questo campo i passi avanti non sono stati molti, spiega Ian Bond, direttore della politica estera del Centro per le riforme europee: "L'Ucraina ha fatto meno progressi di molti Paesi dell'Europa centrale e orientale nell'affrontare l'eredità del modo in cui è uscita dal comunismo. E fino a tempi relativamente recenti non c'è stata una riforma globale delle istituzioni ucraine per affrontare problemi come la corruzione giudiziaria".

I fanalini di coda

L'Ucraina è agli ultimi posti nella classifica dei Paesi più corrotti d'europa. Fa meglio della Russia ma solo per poco.

Eppure la posizione attuale è comunque un enorme balzo in avanti rispetto anche solo a un paio di anni fa. Il Paese ha cercato di attuare misure anticorruzione già prima della sua recente candidatura all'Unione.

Soprattuto a causa di quasi un decennio di disordini, contrassegnato dall'annessione illegale della Crimea da parte della Russia, culminata con l'invasione su larga scala cominciata il 24 febbraio 2022. Turbolenze che hanno risparmiato la politica interna, con le proteste che hanno scosso il Paese a partire dal 2013.

Una sensibilità che cambia

E proprio la rivoluzione della dignità ha cambiato la percezione dei cittadini nei confronti della piaga della corruzione, afferma Oleksandr Kalitenko, consulente legale di Transparency International Ucraina: "Prima un numero maggiore di ucraini tollerava la corruzione. Ma ora vediamo cambiamenti verso la giusta direzione. In molti chiedono chiedono tolleranza zero".

Anche gli aiuti finanziari che affluiscono nel Paese destano la preoccupazione dei cittadini, incerti su come i fondi siano realmente impiegati. In un anno la percentuale di persone che riteneva la corruzione inaccettabile è passata dal 40% al 64%.

Kiev ha anche epurato alcuni giudici e funzionari dopo la recente spinta dell'UE. Ma il Paese resta ampiamente dietro all'Ungheria, il fanalino di coda trai paesi dell'Unione nella classifica di Transparency international.

Kiev afferma di voler aderire al blocco entro i prossimi due anni, ma in molti sostengono che potrebbero volerci decenni prima che l'Ucraina riesca a soddisfare le richieste di Bruxelles.

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