Resterebbe più facile alla sinistra di Pedro Sànchez la creazione di un governo "Frankenstein"
Tutto in salita il varo di un nuovo governo in Spagna: la destra non ha i numeri e il socialista nonché premier uscente Pedro Sánchez per governare dovrebbe creare un governo Frankenstein, cioé una creatura composta da troppe diverse anime.
I colori di Spagna
Nell'emiciclo del parlamento spagnolo prevale il colore blu del Partito Popolare (virtuale vincitore delle elezioni estive 2023), ma la tavolozza politica non va oltre la metà dell'aula...con un incasso di 170 seggi, la destra cioè (PP e UPN) e l'estrema destra (VOX) sono sotto al numero minimo di seggi per incassare la maggioranza assoluta.
La sinistra non perde
Il Partito socialista e l'estrema sinistra Sumar incassano solo 153 seggi, ma hanno uno spettro di consensi più ampio con cui potrebbero superare la soglia dei 175 seggi richiesti per governare con tranquillità.Il premier uscente Pedro Sánchez esce paradossalmente rafforzato: il suo partito guadagna due seggi e ha messo a tacere le voci che chiedevano una nuova leadership. Sánchez ha davanti ardui negoziati per tentare di ricostituire un governo definito "Frankenstein". Il destino di Sánchez potrebbe essere nelle mani di Junts, il partito indipendentista catalano di Carles Puigdment, che in precedenza aveva dichiarato di non volerlo sostenere.
La complicata alleanza con Puigdemont
Puigdment è latitante dalla giustizia spagnola fin dall'avventura indipendentista del 2017. Questo lunedì la Procura spagnola ha riattivato il mandato di arresto nei suoi confronti...insomma l'accordo sembra molto improbabile. Molti analisti vedono una sola soluzione: indire nuove elezioni entro la fine dell'anno.