Il veterano del Ministero degli esteri lettone giura da capo dello Stato. È la prima persona dichiaratamente gay al vertice di un Paese dell'Unione europea
Nel suo discorso di insediamento il nuovo presidente della Lettonia Edgars Rinkevics ha invitato i giovani a "rompere il soffitto di cristallo", definendo la disuguaglianza un "problema significativo" e impegnandosi durante il suo mandato "per la creazione di una Lettonia moderna e forte, in cui regni la legalità, la giustizia, l'inclusività e il rispetto, e dove il benessere delle persone sia una priorità".
Rinkevics è il primo capo dello stato dichiaratamente gay nella storia dell'Unione europea. Sfidando il fronte più conservatore nel 2014, quando era ministro degli Esteri già da circa tre anni, scrissein un tweet: "Sono gay, buona fortuna a tutti voi".
Capo della diplomazia lettone fino alla sua elezione come capo dello Stato avvenuta lo scorso maggio, si è distinto a livello europeo per la sua linea dura nei confronti della vicina Russia e per il suo forte sostegno all'Ucraina.
La presidenza della Lettonia è in gran parte una carica cerimoniale e il capo di Stato agisce principalmente come opinion leader e figura posta a salvaguardia dell'unità del Paese, dove quasi un terzo dei residenti parla il russo come prima lingua.
Il presidente rappresenta la Lettonia all'estero, agisce come comandante supremo delle forze armate, firma le leggi, nomina il primo ministro e ha il diritto di sciogliere il Parlamento.