Dopo la morte per mano della Polizia francese di un ragazzo di 17 anni, la Francia è ancora percorsa da un'ondata di violenza. Un vigile del fuoco muore nel tentativo di domare un incendio
La Francia si risveglia vulnerabile. Al sesto giorno di scontri, seguiti alla morte del 17enne a Nanterre, in un vertice all'Eliseo il Presidente Emmanuel Macron ha chiesto il ritorno all'ordine e ha ribadito che il governo resta al fianco delle forze di sicurezza.
Ma lontano dal Palazzo la guerriglia urbana infuria e fa un'altra vittima: un ragazzo di 24 anni, vigile del fuoco di Parigi, è morto nel tentativo di domare gli incendi appiccati in un parcheggio sotterraneo a Saint Denis.
Ad annunciarlo è il ministro dell'Interno Gérald Darmanin.
La rabbia dei manifestanti continua a sconfinare nella violenza. Sconcerto per l'assalto di domenica mattina alla casa di un sindaco di un sobborgo di Parigi: la moglie del funzionario e i figli piccoli erano in casa, la donna è rimasta ferita, riportando la frattura di una gamba.
Il messaggio di vicinanza di Scholz
L'eco dei disordini è rimbalzata all'estero.
Durante un'intervista televisiva, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso preoccupazione per la situazione in Francia, il giorno dopo che il presidente Emmanuel Macron ha rinviato una visita di Stato nel suo Paese a causa delle violenze.
"Siamo buoni amici della Francia. Per questo motivo, ovviamente, guardiamo ai disordini con preoccupazione e spero vivamente, e sono certamente convinto, che il presidente francese troverà il modo di garantire che la situazione migliori rapidamente", ha dichiarato Scholz.
Nel frattempo 45.000 poliziotti sono stati nuovamente dispiegati nelle strade delle principali città francesi.
Macron incontrerà i leader del Parlamento e più di 220 sindaci delle città colpite dai disordini.