Erdoğan o Kılıçdaroğlu? Come hanno votato i turchi in Europa

In Turchia servirà un ballottaggio per scegliere il prossimo presidente
In Turchia servirà un ballottaggio per scegliere il prossimo presidente Diritti d'autore OZAN KOSE/AFP or licensors
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Il voto dei turchi in Europa è stato decisamente diverso da Paese a Paese: a votare per l'opposizione sono soprattutti i più giovani e istruiti

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Domenica 14 maggio, nessuno dei candidati alle elezioni in Turchia ha ottenuto il 50% dei voti. Per questo, si terrà un ballottaggio il 28 maggio. Nonostante i sondaggi lo dessero in vantaggio, Kemal Kılıçdaroğlu - il principale rivale del presidente in carica - ha raggiunto soltanto il 45% circa dei voti. Mentre Recep Tayyip Erdoğan ha ottenuto il 49%: l'1% in meno della soglia necessaria per l'elezione diretta al primo turno.

Come sono andate le elezioni turche in Europa

Più di 5 milioni di persone di origine turca vivono in Europa e il loro voto ha pesato sul risultato finale, con ogni politico che ha le proprie "roccaforti" locali. Circa 3,4 milioni di loro si sono registrati per votare all'estero (contro i 64 milioni presenti in Turchia). In alcuni luoghi - come gli Stati baltici e la Bielorussia - sono stati aperti per la prima volta seggi elettorali per i cittadini turchi. "Non ci sono state molte sorprese nel voto della diaspora", ha dichiarato a Euronews Paul Levin, direttore dell'Istituto di studi turchi dell'Università di Stoccolma. "Erdogan è rimasto forte in Germania e **Francia,**come nel 2018".

In Germania, sede della più grande diaspora turca, sono stati espressi più di 700mila voti, di cui circa il 66% è andato a Erdogan (462mila), il 33% a Kılıçdaroğlu (230mila) e l'1% a Sinan Oğan, leader dell'ultranazionalista MHP (9mila). "I tedeschi di origine turca continuano a votare a sinistra nelle elezioni tedesche, ma per i conservatori in patria", ha osservato Levin.

Anche in Francia, che ospita la seconda più grande comunità turca, Erdoğan ha ottenuto una netta maggioranza, il 64%. La divisione tra i sostenitori e i detrattori del presidente è tuttavia forte: si sono registrate risse ai seggi elettorali transalpini, con le forze dell'ordine che hanno dovuto ricorrere ai gas lacrimogeni per sedare le violenze.

"Nel complesso Erdogan ha ottenuto buoni risultati nel voto estero, che rimane quindi importante per lui", ha aggiunto Levin. Tuttavia, i risultati in Europa sono stati polarizzati, con Kılıçdaroğlu che ha dominato nel Regno Unito, nell'Europa meridionale e orientale, in Finlandia, Svezia e nei Balcani. Il leader del CHP si è assicurato l'80% dei voti in Lituania, dove una piccola comunità di turchi ha votato per la prima volta nel Paese. Gli immigrati turchi nella repubblica baltica tendono a essere più giovani, con un'istruzione universitaria e più favorevoli all'opposizione, rispetto alle comunità turche più consolidate in altre parti dell'Europa continentale. Tuttavia, molti sostengono ancora Erdoğan.

"La politica in Turchia è come il calcio"

Parlando con Euronews la scorsa settimana, un osservatore dello scrutinio, Onur Can Varoğlu, ha dichiarato: "La politica turca è come il calcio, si nasce con la propria squadra e la si sostiene a prescindere. Non importa se ci si trasferisce in Europa. Se si proviene da un ambiente nazionalista, islamista o da un ambiente di immigrati più europeista, si portano con sé questi valori". 

Esattamente come in Lituania, le comunità di più recente installazione di migranti turchi in Polonia e in Estonia hanno votato in modo schiacciante a favore dell'opposizione, rispettivamente con l'85% e il 91%.

Nel Regno Unito, Erdoğan ha ottenuto solo il 18% dei voti, con i turco-ciprioti e i curdi - molti dei quali in fuga dalla guerra e dalla violenza - che costituiscono la maggioranza di questa comunità. Nei seggi elettorali di Londra, Manchester, Leicester ed Edimburgo sono stati espressi 64mila voti. Si tratta di circa la metà dei 127mila turchi britannici aventi diritto al voto.

In Svezia c'è stata una divisione più equa, con il 53% dei votanti per Kılıçdaroğlu e il 44% per Erdogan. Il presidente turco "ha ottenuto in Svezia quasi esattamente la stessa quota di voti delle ultime elezioni", ha precisato Levin. La presenza degli oppositori politici di Erdoğan in Svezia ha creato problemi a Stoccolma, creando una frattura con Ankara e contribuendo a vanificare la sua candidatura all'ingresso nella Nato.

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