La sicurezza e la stabilità della regione dell'Asia-Pacifico col rampante espansionismo cinese e la minaccia nucleare di Pyongyang spingono Tokyo e Seul al dialogo operativo
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Sono solo i venti di guerra a spingere al riavvcinanemto (almeno commerciale) il Giappone e la Corea del Sud con scambio di concessioni nel corso del vertice di Tokyo in corso. Il Paese del Sol Levante cancellerà le restrizioni sulle esportazioni di apparecchiature per la produzione di microchip, mentre Seul ha confermato che ritirerà la denuncia all'Organizzazione mondiale del commercio contro i limiti all'export giapponese.
Le nubi del passato
Le sanzioni di Tokyo furono decise nel settembre 2019 dall'esecutivo di Shinzo Abe, e riguardavano nuovi limiti alle esportazioni di alcune componenti chimiche indispensabili alla fabbricazione di microprocessori per memorie, ritenute essenziali all'industria tecnologica sudcoreana.
Le tensioni bilaterali avevano raggiunto il culmine nel 2018 dopo che una sentenza del tribunale sudcoreano aveva ordinato ad alcune aziende giapponesi di pagare un risarcimento per il lavoro forzato durante l'occupazione giapponese della penisola coreana tra il 1910 e il 1945. Dal canto suo la Corea del Nord ha salutato l'incontro di Tokyo col lancio di un altro missile balistico intercontinentale (ICBM) verso il Mar del Giappone cosa che contribusce ad infirmmare l'insieme delle tensioni internazionali.