La Francia si ferma: è ancora sciopero contro la riforma delle pensioni

La manifestazione del 19 gennaio scorso a Parigi
La manifestazione del 19 gennaio scorso a Parigi Diritti d'autore ALAIN JOCARD/AFP or licensors
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Di Euronews
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Secondo fonti istituzionali, sono attesi tra 1.1 e 1.4 milioni di manifestanti, di cui 60-90.000 a Parigi

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Sono ore concitate, in Francia, quelle che precedono la manifestazione sulla riforma delle pensioni, in programma martedì 7 marzo.
Secondo fonti della polizia, sono attesi tra 1.1 e 1.4 milioni di manifestanti, di cui 60-90.000 a Parigi.

La contestata riforma prevede di portare l'età pensionabile dai 62 anni attuali a 64, uno in meno di quelli inizialmente preventivati dal governo.
L'altro punto sul tavolo sono i regimi pensionistici speciali, che riguardano intere categorie di lavoratori tra cui i dipendenti della Ratp (la rete di trasporti della Capitale), della Banca di Francia e del Consiglio economico, sociale e ambientale, dei dipendenti delle aziende energetiche.
Il Senato ha votato per porre fine a diversi regimi speciali 72 ore prima della nuova mobilitazione dei sindacati che mirano a mettere "la Francia in stallo" contro il progetto in discussione alla Camera alta francese.

La mobilitazione si sta sviluppando a un livello superiore, ha dichiarato il leader del sindacato CGT Philippe Martinez. 

"Il 7 marzo sarà un'azione imponente", ha detto Simon Duteil, co-delegato generale di Solidaires. 

"Sarà una grande manifestazione", ha rilanciato Dominique Corona, segretario generale aggiunto dell'Unsa.

Francia alla vigilia della paralisi

È grande l'impatto dello sciopero sui trasporti: "Sarà una giornata molto difficile", ha avvertito il ministro dei Trasporti Clément Beaune, invitando chi può a telelavorare.

Nel settore aereo, la Direzione Generale dell'Aviazione Civile (DGAC) ha chiesto alle compagnie di cancellare tra il 20 e il 30% dei voli martedì e mercoledì in previsione dello sciopero dei controllori di volo.

Su invito della CGT, altre professioni sono state chiamate a incrociare le braccia "fino al ritiro della riforma": lavoratori delle raffinerie, elettrici e lavoratori del gas, netturbini, portuali, lavoratori del vetro e della ceramica.

Il segretario generale della federazione CGT dei chimici, Emmanuel Lépine, si è detto pronto a "mettere in ginocchio l'economia francese". Nel settore dell'energia, il movimento è iniziato venerdì con tagli alla produzione in diverse centrali nucleari.

Anche gli insegnanti saranno di nuovo in sciopero.

Nel settore alimentare, la CGT chiede alle principali aziende francesi produttrici di zucchero di chiudere i battenti a partire da martedì. I sindacati si aspettano anche iniziative spontanee: cantieri fermi, negozi chiusi, pedaggi aperti, strade bloccate.

Sono previste altre mobilitazioni, in parallelo al dibattito in Senato, che si concluderà comunque il 12 marzo.

8 marzo, donne e pensioni

Quest'anno l'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, sarà segnato da una riforma delle pensioni considerata particolarmente ingiusta per le donne.

I movimenti delle scuole superiori e degli studenti hanno annunciato una giornata di mobilitazione per il 9. "Bloccate tutto quello che potete", ha incoraggiato il leader della sinistra LFI Jean-Luc Mélenchon.

L'intersindacale si riunirà martedì sera per stabilire il seguito della protesta. La data dell'11 è stata menzionata, ma non è stata confermata in questa fase.

La riforma in pillole

- Innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni entro il 2030.

- Incremento dell'età contributiva da 42 a 43 anni per poter ricevere una pensione completa a partire dal 2027.

- Aumento a 1.200 euro mensili delle pensioni minime.

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- L’estinzione dei regimi speciali (ai quali appartiene il 25% dei pensionati).

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