Russia accusa i ''sabotatori ucraini'', Kiev smentisce

L'Ucraina ha respinto le accuse avanzate dal Cremlino sugli attacchi delle forze ucraine ai villaggi di confine con la Russia.
Secondo il Servizio di sicurezza federale russo, le forze locali hanno affrontato i sabotatori ucraini nelle regioni di frontiera.
Il portavoce di Vladimir Putin, Dimitry Peskov, ha dichiarato che il Presidente russo è stato tenuto informato.
"Il presidente Putin è al Cremlino. Riceve costantemente rapporti dalle forze dell'ordine - - ha detto Peskov - Il capo dell'FSB Bortnikov, il ministro della Difesa Shoigu e il capo della Guardia Nazionale Zolotov gli riferiscono ciò che accade. Stiamo parlando degli eventi che si stanno svolgendo nella regione di Bryansk, in relazione all'attacco dei militanti ucraini. Le forze di sicurezza riferiscono sulle azioni che stanno intraprendendo per contrastare i terroristi. Putin riceve anche i rapporti di Alexander Bogomaz, governatore della regione di Bryansk, sulla situazione in loco e sulle misure adottate per garantire la sicurezza dei nostri cittadini".
"La storia del gruppo di sabotaggio è una classica provocazione deliberata. La Russia vuole spaventare il suo popolo per giustificare l'attacco a un altro Paese e la crescente povertà dopo un anno di guerra. Il movimento partigiano in Russia sta diventando sempre più forte e aggressivo. Temete i vostri partigiani" ha scritto in un tweet Mykhaïlo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.
Non è la prima volta che la Russia accusa l'Ucraina di attacchi contro i civili nelle sue regioni di confine. Nessuna delle affermazioni è mai stata verificata in modo indipendente.