Direttore banca ruba 400mila euro da conto disabile,indagato

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Di ANSA
Finanzieri di Trapani eseguono sequestro beni per equivalente
Finanzieri di Trapani eseguono sequestro beni per equivalente

(ANSA) – TRAPANI, 02 MAR – Approfittando del suo ruolo di
direttore di banca avrebbe prelevato circa 400mila euro dai
conti correnti di un disabile nel Trapanese. E’ l’accusa
contestata a un 62enne dalla Procura che ha disposto il
sequestro di beni per una cifra equivalente. Il provvedimento è
stato eseguito dalla Guardia di finanza, che ha indagato.
L’indagato, accusato di furto aggravato e autoriciclaggio, ha
risolto il rapporto di lavoro con la sua azienda dopo che
l’istituto di credito lo aveva sospeso.
Gli accertamenti erano stati avviati dopo la segnalazione da
parte del nucleo speciale di polizia valutaria di operazioni
sospette per movimentazioni “ingiustificate” dai conti correnti
di una persona disabile. In particolare tra il 2017 e il 2021
erano stati prelevati in contanti oltre 400 mila euro. Secondo
l’accusa a eseguirli era stato l’indagato, approfittando delle
mansioni di direttore e gestore di investimenti della clientela
privata. Dalle indagini della Guardia di finanza è emerso che il
62enne avrebbe scelto la vittima tra i clienti più facoltosi
presenti sull’Isola e ‘fragili’, conquistandone la fiducia.
Così, è la tesi della Procura di Trapani, avrebbe
arbitrariamente simulato la sottoscrizione di polizze di
investimento, si sarebbe impadronito di somme relative a
disinvestimenti non disposti dalla titolare e avrebbe effettuato
bonifici e prelievi diretti sui suoi conti correnti e a sua
insaputa.
Per potere fare questo avrebbe creato anche documenti bancari e
deleghe ad operare con sottoscrizioni false ed acceso rapporti
bancari sconosciuti alla vittima. In molte occasioni, inoltre,
per effettuare i prelievi illeciti avrebbe utilizzato
indebitamente le credenziali di altri colleghi di banca. Le
indagini sono tuttora in corso con riguardo all’approfondimento
della posizione di vari soggetti sui conti correnti dei quali
sono transitate le somme prelevate alla vittima nonché sulla
ricostruzione dei flussi finanziari impiegati dall’indagato per
l’acquisto dell’immobile sequestrato. Le somme trafugate dal
conto corrente della truffata, ipotizza la Procura di Trapani,
potrebbero essere state trasferite a terzi ed impiegate in
attività illecite. (ANSA).

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