Ucraina, un anno di guerra: "Eravamo molto spaventati, ora siamo più coraggiosi"

Prima della guerra, Marinka, paese vicino a Donetsk, contava più di 9.000 abitanti.
Un anno dopo l'invasione russa, la devastazione ha colpito ovunque e in mezzo alle macerie di questo villaggio in prima linea non è rimasto più nessuno.
Racconta Artem Schus, capo della polizia di Marinka e Kurakhove:
"La città è completamente distrutta. Completamente. Non c'è nemmeno un edificio che non sia stato danneggiato. Attualmente non ci sono civili rimasti, perché l'amministrazione militare e la polizia hanno evacuato tutti i residenti e tutti i bambini. Vivere qui è impossibile".
In ricordo dei caduti
A Kiev e in altre città dell'Ucraina, l'inizio dell'incubo per il popolo ucraino è stato ricordato, a mezzanotte, con il suono delle campane.
La capitale non vive più i giorni peggiori dell'invasione, ma la guerra è inevitabilmente ancora molto sentita, anche lontano dal fronte.
Spiega una giovane donna, Kseniia, residente a Kiev:
"In realtà, ero più spaventata un anno fa, non sapevo cosa aspettarmi allora, ero molto preoccupata. Ma adesso abbiamo tanta fiducia nel nostro esercito e mi sento più tranquilla. Non so cosa succederà in futuro, ma oggi mi sono sento più coraggiosa".
Zelensky: "Un anniversario simbolico"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto alla nazione definendo questo anniversario "simbolico" e preparandosi alle commemorazioni del 24 febbraio.
Un posto speciale in queste celebrazioni lo avranno gli ucraini che sono caduti combattendo per la libertà del loro Paese.