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Gli ucraini raccontano, 365 giorni dopo: "È stato l'anno più difficile delle nostre vite"

Nina Nikiforova, 80 anni, piange al funerale del figlio Volodymyr, morto in guerra. (Kiev, 11.2.2023)
Nina Nikiforova, 80 anni, piange al funerale del figlio Volodymyr, morto in guerra. (Kiev, 11.2.2023) Diritti d'autore  Emilio Morenatti/AP
Diritti d'autore Emilio Morenatti/AP
Di Euronews World
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le testimonianze degli ucraini per le strade di Kiev, in occasione del primo anniversario dell'invasione russa. "Così come arriva la primavera, la vittoria arriverà allo stesso modo. Perché il bene vince sempre", dicono, fiduciosi

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KIEV UCRAINA) - Un anno di guerra contro la Russia ha fortemente e inevitabilmente scosso le menti e gli animi di milioni di ucraini.
Le loro vite, le loro preoccupazioni, le loro speranze sono molto diverse oggi rispetto ad allora, a prima del 24 febbraio 2022.
Tutto, ma proprio tutto, ruota intorno alla guerra.
Abbiamo raccolto alcune testimonianze per le strade di Kiev. 

Diana Shestakova, dipendente di una casa editrice:
"È stato l'anno più difficile della mia vita e nella vita di tutti gli ucraini. Sono sicura che la vittoria è alle porte, ma non sappiamo quanto dovremo aspettare e quante altre vittime ci saranno prima che accada.  Questa è l'unica cosa che adesso preoccupa tutti gli ucraini".

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"È stato l'anno più difficile della mia vita". Screenshot

Boris, agente di cambio:
"Più armi, da un lato, ne abbiamo bisogno affinché la guerra finisca il prima possibile, ma più armi ci sono, più ostilità ci saranno, è un circolo vizioso. Siamo tra incudine e martello: da un lato c'è il bene, ma dall'altro ci sono problemi e conseguenze".

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"Siamo tra incudine e martello"... Screenshot

Alla Valentinovna, pensionata:
"I tempi sono molto duri, non si può paragonare ad una vita tranquilla. Ma c'è la vita, che continua: così come arriva la primavera, la vittoria arriverà allo stesso modo. Perché il bene vince sempre".

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"Il bene vince sempre". Screenshot
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