Neruda, la famiglia conferma la tesi dell'avvelenamento

Il poeta Pablo Neruda a Parigi nel 1971
Il poeta Pablo Neruda a Parigi nel 1971 Diritti d'autore -/AFP
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Di Andrea Barolini
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Il nipote del poeta Pablo Neruda, Rodolfo Reyes, ha affermato che una tossina è stata trovata nelle ossa del premio Nobel, il che confermerebbe l'ipotesi dell'avvelenamento

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Le analisi effettuate sui resti del poeta cileno Pablo Neruda hanno confermato la presenza di unatossina che potrebbe averne causato la morte, il 23 settembre del 1973. La notizia è stata diffusa dallastessa famiglia del premio Nobel per la letteratura anticipando in questo modo la diffusione pubblica dei risultati. 

"Il certificato di morte di Neruda era falso"

Mercoledì 15 febbraio Gloria Ramírez, coordinatrice del panel di esperti internazionali che haanalizzato i resti di Neruda, ha consegnato alla giudice Paola Plaza le conclusioni dello studio. Il giorno precedente, in un'intervista rilasciata all'emittente "T13", Rodolfo Reyes, nipote di Neruda, aveva affermato che quella ritrovata nelle ossa di Neruda sarebbe una tossina botulinica, il "clostridium botulinum".

Il parente del poeta cileno ha precisato che le analisi sono state effettuate in due diversi laboratori in Canada e Danimarca e che dimostrano la "falsità del certificato di morte che nel 1973 affermava che mio zio era morto per effetto delle metastasi del cancro alla prostata che gli era stato diagnosticato". Le condizioni fisiche dello scrittore, tuttavia, non avrebbero evidenziato un deterioramento tale da portare ad un decesso .

La morte del poeta solo dodici giorni dopo il colpo di Stato in Cile

Secondo il giornalista Francisco Marin, corrispondente della rivista messicana "Proceso", la tossina rilevata sulla salma di Pablo Neruda era "altamente tossica e letale". La sostanza era stata individuata per la prima volta nel 2017 da un gruppo di esperti che avevano avanzato l'ipotesi dell'avvelenamento, mettendo così in dubbio la versione ufficiale del decesso di Neruda, avvenuto solamente dodici giorni dopo il colpo di Stato che portò alla destituzione del governo democraticamente eletto di Salvador Allende e all'instaurazione della dittatura di Augusto Pinochet

"L'inchiesta è in fase di istruzione per cui non posso anticipare molto", ha chiarito la giudice Plaza, sottolineando però che "una sentenza non può basarsi su un solo documento" e che le analisi "rappresentano una tra le tante prove presentate".  Rodolfo Reyes non ha invece alcun dubbio: "Neruda - ha dichiarato - è stato assassinato dai servizi segreti del regime di Pinochet perchérappresentava un pericolo per la dittatura".

La tesi dell'avvelenamento

Dello stesso avviso Roberto Ippolito, autore di "Delitto Neruda" (Chiarelettere), che da anni sostiene la tesi dell'avvelenamento: "È un momento bellissimo per il poeta. La verità era un debito collettivo nei confronti di Neruda, un dovere. Ma non riguarda solo lui. Rende ancora più chiara l'enormità dei crimini e delle violazioni dei diritti umani commessi dalla dittatura in Cile".

"Pablo Neruda, poeta immortale, sta dunque per ottenere giustizia terrena - ha concluso Ippolito -. La sua ultima battaglia sulla sua stessa fine è stata piena di ostacoli, infinita. Adesso, sepolto davanti alle onde di Isla Negra, può guardare l'infinito dell'Oceano con un sorriso sereno".

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