Zelensky critica Germania e Stati Uniti, Michel promette sanzioni a Mosca

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Il presidente del Consiglio europeo, in visita a Kiev, ha detto che si possono fare ulteriori progressi sul fronte delle sanzioni alla Russia

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Su invito di Volodymyr Zelensky, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è a Kiev per "discutere degli aspetti legati alla cooperazione".

"Che sia l'anno della vittoria e della pace", ha affermato poco dopo aver messo piede sul suolo ospitante.

Michel ha detto che si possono fare ulteriori progressi sul fronte delle sanzioni alla Russia.

"Certamente - dice MIchel - servirà un decimo pacchetto di sanzioni e per essere chiari bisogna vedere quali ulteriori settori potranno essere presi di mira in futuro".

In collegamento video al World Economic Forum di Davos, il presidente ucraino non risparmia una velata critica a Germania e Stati Uniti, rei di aver esitato ad inviare carri armati a Kiev.

"Non siamo in grado di bloccare il nemico - dice il presidente - ciò richiede un'arma specifica, i partner ce l'hanno, anche questo è molto importante.

Non stiamo inventando un deficit che non esiste e chiediamo di fare qualcosa con urgenza: questo non è l'inizio del Covid, quando tutti cercavano un vaccino.

C'è un vaccino contro la tirannia russa, contro quest'arma: c'è un elenco di Paesi che ce l'hanno ed esiste un nostro elenco specifico di ciò di cui abbiamo bisogno.

Volete aiutare? Aiutate! Non parole, solo aiuti".

Markus Schreiber/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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A poche ore dall'inizio del suo mandato, il nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha accolto a Berlino il suo omologo statunitense, Lloyd Austin, cogliendo l'occasione per rispondere indirettamente a Zelensky.

"Le armi tedesche consegnate sinora all'Ucraina - dice Pistorius - hanno dimostrato il loro valore, ad esempio obici, Gepard o il sistema di difesa aerea Iris all'avanguardia.

Insieme ai nostri partner, continueremo a sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la libertà, l'indipendenza territoriale e sovranità".

La Svezia invierà invece il sistema di artiglieria Archer, assai richiesto in Ucraina: l'annuncio di Ulf Kristersson, primo ministro, arriva in occasione della presentazione del decimo pacchetto di aiuti da parte del governo.

A mezzo social, inoltre, la premier estone Kallas riferisce dell'invio del "più grande pacchetto di aiuti di armi pesanti, che porta gli aiuti militari estoni all'Ucraina ad oltre l'1% del PIL del Paese".

Anche la Danimarca ha approvato un nuovo pacchetto di aiuto in armi pesanti.

Venerdì è previsto tra gli alleati il primo incontro del Gruppo di contatto per la difesa ucraina, nella base aerea di Ramstein, in Germania.

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