"Stiamo per iniziare un nuovo anno e dobbiamo tutti insieme concentrarci sul nostro obbiettivo. Vogliamo liberare la nostra terra dal nemico", ha dichiarato Volodymyr Zelensky.
Negli ultimi giorni dell'anno l'Ucraina si prepara a una nuova serie di attacchi russi. **Secondo l'ONU, sono quasi 7.000 i civili ucraini uccisi dall'inizio del conflitto, altre 11.000 persone sono rimaste ferite.**Queste cifre sembrano destinate a salire nelle prossime settimane, con la possibilità di un accordo di pace che sembra sempre più lontana. Ma a Kiev si pensa già agli obbiettivi per il futuro.
"Stiamo per iniziare un nuovo anno e dobbiamo tutti insieme concentrarci sul nostro obbiettivo", ha deto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. "Vogliamo liberare la nostra terra dal nemico, tornare all'integrità territoriale dell'Ucraina, far tornare a casa il nostro popolo, migliorare i legami con i partner, creare nuove opportunità per l'Ucraina nel mondo. Tutti questi saranno i nostri obbiettivi per il futuro, per il nostro Stato e per ciascuno di noi", ha concluso il leader ucraino.
"Il 2023 dovrebbe essere un anno decisivo"
Il presidente ucraino ha anche insistito sull'importanza di continuare a prepararsi dal punto di vista tattico. "Continuiamo a preparare le forze di difesa e sicurezza dell'Ucraina per il prossimo anno. Il 2023 dovrebbe essere un anno decisivo. Comprendiamo i rischi dell'inverno, capiamo cosa dobbiamo fare in primavera e, quindi, capiamo i risultati che l'intero settore della difesa e della sicurezza deve ottenere", ha dichiarato Zelensky nel suo videomessaggio serale.
Una settimana cruciale dal punto di vista politico
La settimana che si apre "sarà importante per l'Ucraina dal punto di vista politico", secondo le parole di Zelensky, che si è dichiarato aperto a una possibile trattativa.Kiev punterebbe infatti a un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite, con il Segretario Generale António Guterres come possibile mediatore. Per il momento però Mosca sembra condizionare una eventuale trattativa per la pace alla demilitarizzazione totale dell'Ucraina. "Kiev deve rimuovere le sue minacce militari nei contfronti della Russia, o sarà Mosca a farlo", ha infatti minacciato il ministro degli Esteri russo Serguei Lavrov.