Il ministro degli esteri ucraino Kuleba: "Vogliamo un vertice di pace entro fine febbraio all'Onu"

Dmytro Kuleba durante l'intervista. (Kiev, 26.12.2022)
Dmytro Kuleba durante l'intervista. (Kiev, 26.12.2022) Diritti d'autore Tassinari, Cristiano/
Di Cristiano TassinariEuronews World - AP - Ansa
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Il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista, ha dichiarato che Kiev punta a un vertice di pace entro la fine di febbraio, alle Nazioni Unite, con il Segretario Generale António Guterres come mediatore. Che ne penserà Putin? C'è una condizione difficilmente accettabile...

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Il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, lunedì, ha dichiarato che Kiev punta a un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite, con il Segretario Generale António Guterres come possibile mediatore.
La scelta della data non è, ovviamente casuale: fine febbraio coinciderebbe - giorno più, giorno meno - con il primo anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina (24 febbraio 2022).

Una condizione (inaccettabile?) per Putin

Il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto sapere di averne parlato oggi telefonicamente anche con il premier indiano Narendra Modi, prossimo presidente del G20.
Ma alla domanda delle domande, ovvero se la Russia sarà invitata al vertice, Kuleba ha posto una condizione difficilmente accettabile per il Cremlino: prima, Mosca dovrà accettare di essere perseguita per crimini di guerra da un tribunale internazionale: "Solo in questo modo possono essere invitati".

"Ogni guerra finisce con la diplomazia".
Dmytro Kuleba
Ministro degli Esteri dell'Ucraina

"L'Ucraina chiede agli Stati membri dell'Onu di privare la Federazione Russa del suo status di membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu e di escluderla dalle Nazioni Unite nel suo insieme", ha affermato lo stesso Kuleba, lunedi, nel corso di una lunga intervista concessa all'agenzia Associated Press.

Drone ucraino abbattuto, ma uccide tre soldati russi

L'Ucraina ha avvertito gli alleati di una possibile offensiva russa prima della fine dell'anno, proprio dopo aver lanciato un nuovo attacco di droni contro un aeroporto militare nella base di Engels, nella regione di Saratov, in territorio russo, a 370 km dal confine con l'Ucraina.

L'esercito russo ha riferito di aver abbattuto un drone ucraino che si avvicinava alla base aerea: è la seconda volta che la struttura è presa di mira dagli ucraini in meno di un mese.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che i frammenti del drone hanno ucciso tre tecnici militari.

Putin concede il passaporto alle regione "del referendum"

Mentre a San Pietroburgo si teneva una riunione informale dei leader degli Stati membri della CSI (Comunità Stati Indipendenti), alla quale ha partecipato, tra gli altri, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il presidente russo Vladimir Putin ha approvato la concessione dei passaporti russi agli abitanti delle quattro regioni ucraine annesse alla Russia con il discusso referendum di settembre: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

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