Biden autorizza la pubblicazione dei documenti sull'omicidio di Kennedy

Il presidente John F. Kennedy saluta la folla dalla sua macchina. Immagine della John F. Kennedy library.
Il presidente John F. Kennedy saluta la folla dalla sua macchina. Immagine della John F. Kennedy library. Diritti d'autore AFP
Di Ilaria Federico
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Soltanto 515 pagine resteranno nascoste per motivi di sicurezza nazionale

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La Casa Bianca ha permesso la pubblicazione di quasi tutti i documenti relativi all'omicidio del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy.

Gli Archivi Nazionali degli Stati Uniti hanno pubblicato online circa 13.173 pagine, più del 97% del totale secondo la Casa Bianca.

Un percorso durato 30 anni

Il JFK Records Act del 1992 sanciva la creazione di un'agenzia, l'Assassination Record Review Board, che aveva lo scopo d'inventariare tutto il materiale riguardante l'assassinio del presidente Kennedy e di rendere pubblico il maggior numero di questi documenti entro ottobre 2017. Da allora, alcune registrazioni e note sono state gradualmente divulgate. L'amministrazione Trump ha rilasciato migliaia di pagine nel corso della sua presidenza, ma ne ha trattenute altre per motivi di sicurezza nazionale. Nell'ottobre 2021, Biden ha rilasciato circa 1.500 documenti, mantenendone altri sigillati.

Il 15 dicembre, Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo che autorizza l'ultima grande rivelazione. Ma alcuni file non saranno divulgati fino a giugno 2023 per "proteggerci da possibili danni identificabili", spiega il Presidente.

515 documenti resteranno, invece, nascosti per sempre, "per evitare problemi di difesa e di politica estera e per non ostacolare le operazioni dell'intelligence e delle forze dell'ordine", ha spiegato Biden. E altri 2.545 documenti saranno accessibili solo in parte.

La verità sull'omicidio

John F. Kennedy, 35º presidente degli Stati Uniti dal 1961 al 1963, fu ucciso durante una visita a Dallas, nel Texas, il 22 novembre 1963.

Un'inchiesta del 1964 condotta dalla Commissione Warren scoprì che Kennedy è stato ucciso da Lee Harvey Oswald, un ex marine statunitense che aveva precedentemente vissuto in Unione Sovietica e che aveva agito da solo. Due giorni dopo l'omicidio di Kennedy, Oswald è stato ucciso nel seminterrato del quartier generale della Polizia di Dallas.

Gli storici della Mary Ferrell Foundation, che si occupa di analizzare eventi del passato, sperano che queste pagine rivelino ulteriori informazioni sulle attività di Oswald a Città del Messico, dove l'omicida avrebbe incontrato un ufficiale del KGB sovietico nell'ottobre 1963.

Nella sua ultima dichiarazione, la CIA ha spiegato che tutte le informazioni detenute dall'agenzia relative al suo viaggio a Città del Messico sono state già rilasciate, aggiungendo: "Non ci sono nuove informazioni su questo argomento".

Ma secondo alcuni accademici, la pericolosità di Lee Harvey Oswald era conosciuta da tempo e le agenzie d'intelligence non avrebbero fatto abbastanza per proteggere il Presidente.

La Casa Bianca spera che il rilascio dei file aiuterà il pubblico a capire meglio le indagini sull'assassinio.

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